MONDO
La minaccia: la prossima vittima sarà Alan Henning
I boia dell'Isis uccidono un altro ostaggio: David Haines, 44 anni operatore umanitario britannico
Un altro video, un'altra esecuzione brutale da parte dell'Isis. La terza vittima - dopo i reporter Foley e Sotloff - è David Haines, rapito in Siria lo scorso anno. Brutalità, scenografia e toni sono gli stessi delle altre uccisioni. Se la morte di Haines era stata annunciata con la decapitazione di Sotloff, ora la spada di Damocle pende sulla testa di un altro britannico, Alan Henning. Cameron: "Faremo tutto ciò che è in nostro potere per dare la caccia agli assassini"
La notizia su Twitter
A scriverlo per primo è l'account Isis Urdu proprio nel giorno in cui la famiglia dell'uomo aveva chiesto ai rapitori di mettersi in contatto con loro. Lo riferisce inoltre Site, il portale americano che monitora i siti islamici mentre da Londra non è arrivata la conferma ufficiale.
Le parole del boia rivolte a David Cameron
Il boia - che sembra essere lo stesso dei due video precedenti - questa volta non parla a Obama ma al premier David Cameron: "Questo britannico - afferma la voce di un miliziano dell'Isis nel filmato della decapitazione - paga il prezzo della tua promessa, Cameron, di armare i Peshmerga contro lo Stato islamico". Poi la minaccia: l'alleanza con gli Usa trascinerà Londra in una "nuova sanguinosa guerra che non potrete vincere". La scenografia è la stessa: deserto, ostaggio in ginocchio e vestito arancione che richiama le divise dei prigioneri di Guantanamo, orrore seguito da una minaccia, il nome e il volto della prossima vittima.
Isis: la prossima vittima sarà Alan Henning
Nel filmato della decapitazione di Haines, l'Isis mostra infatti un altro ostaggio britannico, Alan Henning, anche lui operatore umanitario, e minaccia di giustiziarlo come appena avvenuto con l'operatore umanitario di origine scozzese. Lo si vede, come nei video in cui vengono uccisi Foley e Sotloff, in ginocchio, nella stessa posizione in cui abbiamo appena visto morire Haines.
Le reazioni di Cameron e Obama
Cameron ha replicato affermando che si tratta di "un omicidio ignobile, rivoltante". "Faremo tutto ciò che è in nostro potere per dare la caccia agli assassini", ha garantito. E anche la dichiarazione del presidente Usa Barack Obama non si è fatta attendere. Gli Stati Uniti, ha detto, "sono a fianco dei nostri stretti amici e alleati nel lutto e nella determinazione" e lavoreranno "con il Regno Unito e una ampia coalizione di Nazioni per portare i responsabili di questo atto barbaro davanti alla giustizia e per indebolire e distruggere questa minaccia ai popoli dei nostri Paesi, della regione e del mondo".
La minaccia nel video della decapitazione di Sotloff
I miliziani dell'Isis avevano minacciato di uccidere Haines nel video della decapitazione del giornalista americano Steven Sotloff. 44 anni, David Haines era nelle mani dei rapitori da un anno e il segretario agli Esteri britannico, Philip Hammond, aveva riferito che il governo del Regno Unito stava facendo tutto il possibile per proteggerlo.
David Haines, una vita per aiutare le vittime dei conflitti
44 anni, David Haines stava lavorando per Acted in Syria nel marzo 2013 quando è stato rapito dopo aver prestato servizio in numerose zone del mondo sconvolte dalla guerra, dal Sud Sudan alla Libia: qui nel 2011, era capo missione di Handicap International, l'organizzazione che aiuta le persone disabili che vivono in zone di conflitto. Due matrimoni alle spalle, Haines lascia due figlie: una adolescente in Scozia, figlia della prima moglie, e una di 4 anni in Croazia, nata da una seconda unione. La famiglia, riporta la BBC, è stata avvisata.