MONDO
Medio Oriente
Siria, tensione Ankara-Mosca. Nuove devastazioni dell'Isis a Palmira
Proprio mentre il governo russo annunciava di aver colpito nove postazioni dell'Isis nei bombardamenti delle ultime 24 ore, Ankara ha protestato perché sabato un caccia russo ha violato lo spazio aereo turco alla frontiera meridionale con la Siria ed è stato poi costretto a tornare indietro. Intanto l'Isis prosegue nell'opera di distruzione del patrimonio archeologico di Palmira, sfregiando l'arco di Trionfo di epoca romana
Proprio mentre il governo russo annunciava di aver colpito nove postazioni dell'Isis nei bombardamenti delle ultime 24 ore, Ankara ha protestato perché sabato un caccia russo ha violato lo spazio aereo turco alla frontiera meridionale con la Siria ed è stato poi costretto a tornare indietro dai velivoli dell'Aeronautica turca. Inoltre domenica due caccia F-16 sono stati 'disturbati' durante una missione di pattugliamento al confine con la Siria da un Mig-29 non identificato, russo o siriano.
Il governo turco ha convocato l'ambasciatore russo ad Ankara per trasmettergli la sua energica protesta; poi ha chiesto alla Russia che "eviti il ripetersi di un simile incidente" e gli ha comunicato che lo riterrà "responsabile di qualunque episodio spiacevole che possa accadere". Dopo l'incidente, Jens Stoltenberg, il segretario generale della Nato, ha definito "inaccettabile" la violazione, convocando una riunione d'emergenza dei membri dell'Alleanza per discutere la situazione.
"Le azioni della Russia non stanno contribuendo alla sicurezza e alla stabilità della regione", ha aggiunto Stoltenberg dopo un incontro con il ministro degli Esteri turco, Feridun Sinirlioglu, a Bruxelles. Irritati anche gli americani, che hanno definito probabilmente non accidentale l'intrusione.
Il premier turco, Ahmed Davutoglu, ha avvertito che attiverà le sue regole di ingaggio se il suo spazio aereo verrà violato di nuovo: "Le nostre regole di ingaggio sono chiare per tutti, senza distinzioni", ha aggiunto il premier e ha spiegato che le le forze armate turche hanno ricevuto l'ordine di intercettare "anche un uccello".
Nuove devastazioni dell'Isis
Intanto una nuova devastazione dell'Isis indigna l'opinione pubblica internazionale: i miliziani jihadisti hanno distrutto la sommità centrale e quella dei due archi laterali dell'Arco di trionfo romano, un'opera di oltre 2mila anni fa.
Le autorità di Damasco hanno messo in guardia che l'intero sito sarà ridotto in polvere entro 3-4 mesi se i miliziani fondamentalisti non verranno fermati. Ma intanto nell'area aumenta la tensione.
L'Isis ha conquistato Palmira a maggio e ad agosto è iniziata l'opera di distruzione iconoclasta: dopo aver decapitato il 19 l'antico custode della citta' della regina Zenobia, l'82enne archeologo Khaled Assad, i miliziani in rapida successione hanno prima fatto saltare in aria il tempio di Ball Amish, poi il 30 il monumento icona di Palmira, il tempio di Bell, infine il 5 settembre e' toccato alle tombe a torre di epoca romana.