MONDO
Una decina gli italiani tra irreperibili e feriti
Strage Nizza, Cazeneuve: non ancora stabilito legame tra stragista e Isis
Tre dei fermati per l'attentato sono stati trasferiti a Levallois-Perret, alle porte di Parigi, per un interrogatorio presso la Direzione Generale della Sicurezza interna
Nizza si è fermata per un minuto , poco prima di mezzogiorno, precisamente alle 11.45, per un minuto di racogliento in memoria delle vittime del'attentato terroristico di giovedì scorso. Al Monument Du Centenaire, a pochi passi dalla Promenade Des Anglais, si è svolta una cerimonia di raccoglimento alla quale hanno partecipato varie autorità locali tra cui il sindaco della città francese. In rappresentanza dell'Italia era presente il console generale Serena Lippi.
Governo francese: non ancora stabilito legame tra stragista e Isis
Il governo francese non è ancora convinto che vi sia un legame tra lo stragista di Nizza e lo Stato islamico, nonostante quest'ultimo abbia definito Mohamed Lahouaiej-Bouhle un "soldato" a disposizione del califfato. Le connessioni, ha spiegato il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, "non sono state ancora stabilite" e, ha continuato, "non possiamo escludere il caso di un individuo squilibrato e molto violento" che "attraverso una rapida radicalizzazione è arrivato a commettere questo crimine".
Cazeneuve se l'è poi presa con Nicolas Sarkozy, che domenica aveva accusato il governo di "non aver fatto in 18 mesi ciò che andava fatto": le dichiarazioni dell'ex capo dello Stato, ha sottolineato il ministro dell'Interno, sono "vergognose" e "irrispettose del momento di lutto".
Uno dei fermati rilasciato nella notte
Una delle persone arrestate a Nizza in seguito alla strage sulla Promenade des Anglais è stata rilasciata nella notte fra domanica e lunedì, secondo quanto riferiscono i media francesi. I fermati quindi sono attualmente sei.
Il quotidiano 'Nice Matin' fa sapere che tre dei fermati sono stati trasferiti a Levallois-Perret, alle porte di Parigi, per un interrogatorio presso la Direzione Generale della Sicurezza interna. "Interroghiamo tutti coloro che sono stati in contatto con l'autore dell'attentato, per cercare di stabilire la cerchia delle sue relazioni", ha spiegato uno degli investigatori citato nell'edizione on line del quotidiano.
Una decina gli italiani tra irreperibili e feriti
Nel bilancio della strage di Nizza, dove un camion ha falciato la folla che festeggiava il 14 luglio uccidendo almeno 84 persone, si contano "10 italiani tra feriti e irreperibili": lo ha reso noto la Farnesina. Mentre dalla comunità ebraica di Roma è arrivata la buona notizia che la famiglia Sermoneta - padre, madre e figlia - data per dispersa è in salvo, sui social si rincorrono ancora le richieste di notizie e le preoccupazioni dei familiari di alcuni italiani di cui non riescono ad avere notizia.
Si cercano ancora i coniugi di Voghera Angelo D'Agostino e Gianna Muset le cui richieste di notizie erano rimbalzate sui social, in particolare su Twitter attraverso l'hashtag #RechercheNice. "Cerchiamo Angelo D'Agostino, 71 anni, era sulla promenade con la moglie al momento dell'attentato!!#Cerchiamo#GiannaMuset#", ha scritto la nuora su Twitter, il giorno dopo l'attentato e dei due coniugi non si hanno ancora notizie.
Non sono ancora stati trovati - stando agli appelli dei familiari sui social e sui media locali - neanche i due amici che erano con loro, Mario Casati, 90enne brianzolo residente a Milano e l'amica Maria Grazia Ascoli, 77 anni. Tutti e quattro erano a Nizza - dicono i familairi - dove avevano casa e tutti e quattro, giovedì sera, si trovavano a Nizza sulla Promenade des Anglais per assistere alle celebrazioni del 14 luglio.
Ancora dispersa Carla Gaveglio, di Piasco: il marito continua a cercarla e continua il tam tam sui social, la donna sarebbe stata ferita e caricata su un'ambulanza ma non si trova negli ospedali. Al momento della strage, era con la figlia Matilde 14enne, che è rimasta ferita ed è stata raggiunta a Nizza dal padre. "Ho parlato con lui - ha spiegato ieri il sindaco del comune cuneese Roberto Ponte - e a quanto si sa la signora Carla è stata portata via in ambulanza. Non era grave, ha avuto il tempo di mettere al sicuro due amiche poi è salita sul mezzo di soccorso. Probabilmente dopo è stata sedata a causa dello choc. Il marito mi ha detto che ci sono tantissimi feriti negli ospedali e questo rende molto complicato rintracciare i parenti". E ancora non risultano novità.
C'era anche una famiglia italo canadese tra le persone irrintracciabili che i familiari temevano coinvolte nella strage: Salvatore Sermoneta, romano di origine ebraica poi emigrato in Canada, la moglie di origine polacca e la loro figlia Siead. Da giovedì non si avevano notizie di loro, i familiari sapevano che sarebbero dovuti andare a Nizza. Fino a oggi nessuna notizia. Ma oggi hanno chiamato i parenti da Londra: stanno tutti bene non erano a Nizza, confermano dalla comunità ebraica di Roma, dove Salvatore è di casa.
E' invece ricoverato in rianimazione in un ospedale di Nizza Andrea Avagnina, uno degli italiani coinvolti nell'attentato di ieri sera a Nizza. A confermare la notizia, il comune di San Michele Mondovì, paese nel Cuneese dove peraltro l'uomo è consigliere comunale. E ieri è stata ritrovata viva anche la moglie Marinella Ravotti, l'infermiera 55enne, dispersa dall'attentato di Nizza. La donna è in coma farmacologico, ma non è in pericolo di vita, è stata rintracciata dalla figlia, che assieme al fidanzato è giunta a Nizza. Con il volto probabilmente molto tumefatto, è stata riconosciuta dagli anelli che aveva al dito. "L'hanno cercata in tutti gli ospedali senza esito - ha raccontato il sindaco di San Michele di Mondovì, Domenico Michelotti - poi la figlia e il fidanzato sono tornati nell'ospedale Pasteur dove era ricoverato il papà e grazie ad un medico italiano l'hanno trovata praticamente nella camera accanto".
Ayrault, uniti per non cadere in trappola terrorismo
L'Europa e il mondo intero devono continuare ad essere uniti nella lotta contro il terrorismo dello Stato islamico: lo ha affermato, prima della riunione dei ministri degli Esteri Ue e del loro incontro con il segretario di Stato Usa, il ministro degli Esteri francese Jean-Marc Ayrault. "Sono molto grato di tutti i messaggi di solidarietà che ho ricevuto dopo l'attentato a Nizza - ha aggiunto - e dobbiamo continuare ad essere uniti. Quello che vuole il Daesh (acronimo arabo per il sedicente Stato islamico, ndr) è portare alla divisione fra le nostre comunità. Noi dobbiamo invece preservare i nostri valori e il nostro modo di vivere: dobbiamo combattere questa ideologia mortifera e non cadere nella sua trappola: se ci dividiamo, contribuiamo al raggiungimento del loro obiettivo di dissolvere la nostra società".
Ayrault poi parlando delle vittime europee ha ricordato: "l'unità interministeriale di crisi è in contatto con le ambasciate. Ogni ambasciata, con un'unità dedicata, è informata in tempo reale della situazione dei cittadini europei. E' il minimo che dobbiamo loro".
Mogherini: discuteremo delle misure antiterrorismo
Alla riunione dei ministri degli Esteri dell'Ue "discuteremo delle misure antiterrorismo" e "del proseguimento della strategia globale che ho presentato al consiglio alla fine di giugno, legata al nostro lavoro sull'antiterrorismo e al ruolo globale che l'Ue ha e deve mantenere". Lo ha dichiarato l'alta rappresentante per la Politica estera dell'Unione europea, Federica Mogherini, arrivando all'incontro dei ministri degli Esteri europei a Bruxelles. Ha aggiunto: "Renderemo omaggio alle vittime dell'attacco di Nizza".
Governo francese: non ancora stabilito legame tra stragista e Isis
Il governo francese non è ancora convinto che vi sia un legame tra lo stragista di Nizza e lo Stato islamico, nonostante quest'ultimo abbia definito Mohamed Lahouaiej-Bouhle un "soldato" a disposizione del califfato. Le connessioni, ha spiegato il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, "non sono state ancora stabilite" e, ha continuato, "non possiamo escludere il caso di un individuo squilibrato e molto violento" che "attraverso una rapida radicalizzazione è arrivato a commettere questo crimine".
Cazeneuve se l'è poi presa con Nicolas Sarkozy, che domenica aveva accusato il governo di "non aver fatto in 18 mesi ciò che andava fatto": le dichiarazioni dell'ex capo dello Stato, ha sottolineato il ministro dell'Interno, sono "vergognose" e "irrispettose del momento di lutto".
Uno dei fermati rilasciato nella notte
Una delle persone arrestate a Nizza in seguito alla strage sulla Promenade des Anglais è stata rilasciata nella notte fra domanica e lunedì, secondo quanto riferiscono i media francesi. I fermati quindi sono attualmente sei.
Il quotidiano 'Nice Matin' fa sapere che tre dei fermati sono stati trasferiti a Levallois-Perret, alle porte di Parigi, per un interrogatorio presso la Direzione Generale della Sicurezza interna. "Interroghiamo tutti coloro che sono stati in contatto con l'autore dell'attentato, per cercare di stabilire la cerchia delle sue relazioni", ha spiegato uno degli investigatori citato nell'edizione on line del quotidiano.
Una decina gli italiani tra irreperibili e feriti
Nel bilancio della strage di Nizza, dove un camion ha falciato la folla che festeggiava il 14 luglio uccidendo almeno 84 persone, si contano "10 italiani tra feriti e irreperibili": lo ha reso noto la Farnesina. Mentre dalla comunità ebraica di Roma è arrivata la buona notizia che la famiglia Sermoneta - padre, madre e figlia - data per dispersa è in salvo, sui social si rincorrono ancora le richieste di notizie e le preoccupazioni dei familiari di alcuni italiani di cui non riescono ad avere notizia.
Si cercano ancora i coniugi di Voghera Angelo D'Agostino e Gianna Muset le cui richieste di notizie erano rimbalzate sui social, in particolare su Twitter attraverso l'hashtag #RechercheNice. "Cerchiamo Angelo D'Agostino, 71 anni, era sulla promenade con la moglie al momento dell'attentato!!#Cerchiamo#GiannaMuset#", ha scritto la nuora su Twitter, il giorno dopo l'attentato e dei due coniugi non si hanno ancora notizie.
Non sono ancora stati trovati - stando agli appelli dei familiari sui social e sui media locali - neanche i due amici che erano con loro, Mario Casati, 90enne brianzolo residente a Milano e l'amica Maria Grazia Ascoli, 77 anni. Tutti e quattro erano a Nizza - dicono i familairi - dove avevano casa e tutti e quattro, giovedì sera, si trovavano a Nizza sulla Promenade des Anglais per assistere alle celebrazioni del 14 luglio.
Ancora dispersa Carla Gaveglio, di Piasco: il marito continua a cercarla e continua il tam tam sui social, la donna sarebbe stata ferita e caricata su un'ambulanza ma non si trova negli ospedali. Al momento della strage, era con la figlia Matilde 14enne, che è rimasta ferita ed è stata raggiunta a Nizza dal padre. "Ho parlato con lui - ha spiegato ieri il sindaco del comune cuneese Roberto Ponte - e a quanto si sa la signora Carla è stata portata via in ambulanza. Non era grave, ha avuto il tempo di mettere al sicuro due amiche poi è salita sul mezzo di soccorso. Probabilmente dopo è stata sedata a causa dello choc. Il marito mi ha detto che ci sono tantissimi feriti negli ospedali e questo rende molto complicato rintracciare i parenti". E ancora non risultano novità.
C'era anche una famiglia italo canadese tra le persone irrintracciabili che i familiari temevano coinvolte nella strage: Salvatore Sermoneta, romano di origine ebraica poi emigrato in Canada, la moglie di origine polacca e la loro figlia Siead. Da giovedì non si avevano notizie di loro, i familiari sapevano che sarebbero dovuti andare a Nizza. Fino a oggi nessuna notizia. Ma oggi hanno chiamato i parenti da Londra: stanno tutti bene non erano a Nizza, confermano dalla comunità ebraica di Roma, dove Salvatore è di casa.
E' invece ricoverato in rianimazione in un ospedale di Nizza Andrea Avagnina, uno degli italiani coinvolti nell'attentato di ieri sera a Nizza. A confermare la notizia, il comune di San Michele Mondovì, paese nel Cuneese dove peraltro l'uomo è consigliere comunale. E ieri è stata ritrovata viva anche la moglie Marinella Ravotti, l'infermiera 55enne, dispersa dall'attentato di Nizza. La donna è in coma farmacologico, ma non è in pericolo di vita, è stata rintracciata dalla figlia, che assieme al fidanzato è giunta a Nizza. Con il volto probabilmente molto tumefatto, è stata riconosciuta dagli anelli che aveva al dito. "L'hanno cercata in tutti gli ospedali senza esito - ha raccontato il sindaco di San Michele di Mondovì, Domenico Michelotti - poi la figlia e il fidanzato sono tornati nell'ospedale Pasteur dove era ricoverato il papà e grazie ad un medico italiano l'hanno trovata praticamente nella camera accanto".
Ayrault, uniti per non cadere in trappola terrorismo
L'Europa e il mondo intero devono continuare ad essere uniti nella lotta contro il terrorismo dello Stato islamico: lo ha affermato, prima della riunione dei ministri degli Esteri Ue e del loro incontro con il segretario di Stato Usa, il ministro degli Esteri francese Jean-Marc Ayrault. "Sono molto grato di tutti i messaggi di solidarietà che ho ricevuto dopo l'attentato a Nizza - ha aggiunto - e dobbiamo continuare ad essere uniti. Quello che vuole il Daesh (acronimo arabo per il sedicente Stato islamico, ndr) è portare alla divisione fra le nostre comunità. Noi dobbiamo invece preservare i nostri valori e il nostro modo di vivere: dobbiamo combattere questa ideologia mortifera e non cadere nella sua trappola: se ci dividiamo, contribuiamo al raggiungimento del loro obiettivo di dissolvere la nostra società".
Ayrault poi parlando delle vittime europee ha ricordato: "l'unità interministeriale di crisi è in contatto con le ambasciate. Ogni ambasciata, con un'unità dedicata, è informata in tempo reale della situazione dei cittadini europei. E' il minimo che dobbiamo loro".
Mogherini: discuteremo delle misure antiterrorismo
Alla riunione dei ministri degli Esteri dell'Ue "discuteremo delle misure antiterrorismo" e "del proseguimento della strategia globale che ho presentato al consiglio alla fine di giugno, legata al nostro lavoro sull'antiterrorismo e al ruolo globale che l'Ue ha e deve mantenere". Lo ha dichiarato l'alta rappresentante per la Politica estera dell'Unione europea, Federica Mogherini, arrivando all'incontro dei ministri degli Esteri europei a Bruxelles. Ha aggiunto: "Renderemo omaggio alle vittime dell'attacco di Nizza".