MONDO
Contro la Russia potrebbero esserci nuove sanzioni
Ucraina, a Est sale la tensione ed è scontro sulle foto delle truppe alla frontiera
Scambio di accuse tra Nato e Mosca sulla veridicità delle immagini sul dispiegamento delle truppe russe al confine. Intanto a Donetsk e a Lugansk sta per scadere l'ultimatum per gli attivisti che occupano i palazzi del potere
Donetsk (Ucraina)
Non cala tensione in Ucraina orientale dove ormai è immanente la scadenza dell'ultimatum di Kiev per sgomberare i palazzi del potere occupati a Donetsk e a Lugansk da attivisti filorussi. Le trattative sembrano arenate e intanto sul web girano le immagini di camion e blindati russi nelle città. Il presidente ad interim ucraino Oleksandr Turcinov ha comunque assicurato un'amnistia per gli insorti filorussi se consegneranno le armi e lasceranno liberi gli edifici.
Ieri la Nato ha anche diffuso le foto che dimostrerebbero la massiccia presenza di truppe russe vicino al confine ucraino. Mosca ne ha subito smentito l’autenticità, sostenendo che le immagini risalirebbero alle esercitazioni militari dell'agosto 2013. Ma il Comando Nato ribadisce che il dispiegamento russo sarebbe cominciato ai primi di marzo e ha sottolineato che le immagini diffuse sono pubbliche e provengono dalla costellazione di satelliti 'DigitalGlobe'.
Uno scambio di accuse quello tra la Nato e Mosca. Il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, ha detto che la Nato avrebbe violato "i principi dell'atto base della dichiarazione di Vienna" rafforzando la propria presenza ai confini con la Russia, aggiungendo che "il sentimento anti russo comincia a prevalere sulle aspirazioni della Nato a garantire la sicurezza della regione euro-atlantica". Il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen, oggi in visita a Praga, invece ha sì invitato la Russia a ritirare i soldati dalla frontiera con l'Ucraina e ad avviare il dialogo, ma non ha mancato di precisare che Mosca ha dislocato al confine 40.000 soldati pronti a combattere. E alle accusa della Russia alla Nato di effettuare pratiche di guerra fredda, Rasmussen ha risposto dicendo a Mosca di "non scaricare su altri la colpa di quello che sta facendo'', definendo l'operazione russa ''illegittima''.
Intanto il presidente russo Putin ha inviato una lettera ai dirigenti dei Paesi europei che acquistano il metano russo. Nel testo, il leader del Cremlino ha precisato che il gigante russo del gas Gazprom potrebbe "essere costretto" a richiedere "il pagamento anticipato delle forniture di gas, e in caso di mancato rispetto delle condizioni di pagamento interrompere completamente o in parte le forniture". La Russia ha quindi esortato i partner europei a risolvere i problemi economici dell'Ucraina "su una base legale".
Ma Stati Uniti e Unione Europea potrebbero reagire con nuove sanzioni contro la Russia. Così come ipotizzato dalla telefonata tra Obama e Angela Merkel, in cui i due leader hanno sottolineato "la necessità che gli Stati Uniti, l'Unione Europea e gli altri Paesi partner si preparino a rispondere a una ulteriore escalation russa in Ucraina con nuove sanzioni”.
Ieri la Nato ha anche diffuso le foto che dimostrerebbero la massiccia presenza di truppe russe vicino al confine ucraino. Mosca ne ha subito smentito l’autenticità, sostenendo che le immagini risalirebbero alle esercitazioni militari dell'agosto 2013. Ma il Comando Nato ribadisce che il dispiegamento russo sarebbe cominciato ai primi di marzo e ha sottolineato che le immagini diffuse sono pubbliche e provengono dalla costellazione di satelliti 'DigitalGlobe'.
Uno scambio di accuse quello tra la Nato e Mosca. Il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, ha detto che la Nato avrebbe violato "i principi dell'atto base della dichiarazione di Vienna" rafforzando la propria presenza ai confini con la Russia, aggiungendo che "il sentimento anti russo comincia a prevalere sulle aspirazioni della Nato a garantire la sicurezza della regione euro-atlantica". Il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen, oggi in visita a Praga, invece ha sì invitato la Russia a ritirare i soldati dalla frontiera con l'Ucraina e ad avviare il dialogo, ma non ha mancato di precisare che Mosca ha dislocato al confine 40.000 soldati pronti a combattere. E alle accusa della Russia alla Nato di effettuare pratiche di guerra fredda, Rasmussen ha risposto dicendo a Mosca di "non scaricare su altri la colpa di quello che sta facendo'', definendo l'operazione russa ''illegittima''.
Intanto il presidente russo Putin ha inviato una lettera ai dirigenti dei Paesi europei che acquistano il metano russo. Nel testo, il leader del Cremlino ha precisato che il gigante russo del gas Gazprom potrebbe "essere costretto" a richiedere "il pagamento anticipato delle forniture di gas, e in caso di mancato rispetto delle condizioni di pagamento interrompere completamente o in parte le forniture". La Russia ha quindi esortato i partner europei a risolvere i problemi economici dell'Ucraina "su una base legale".
Ma Stati Uniti e Unione Europea potrebbero reagire con nuove sanzioni contro la Russia. Così come ipotizzato dalla telefonata tra Obama e Angela Merkel, in cui i due leader hanno sottolineato "la necessità che gli Stati Uniti, l'Unione Europea e gli altri Paesi partner si preparino a rispondere a una ulteriore escalation russa in Ucraina con nuove sanzioni”.