ECONOMIA
Il governatore della Banca d'Italia a Napoli per il direttivo Bce
Visco: "Se le banche vogliono, fondi Bce per il Tfr"
I prestiti Tltro della Bce alle banche possono essere usati per l'anticipo del Tfr. Lo afferma il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco secondo cui "le banche sono libere" di decidere in che maniera impiegarli a patto che siano destinate alle Pmi"
Napoli
A Napoli, al direttivo Bce, il governatore della Banca d'Italia interpellato dai cronisti, parla del Tfr in busta paga. I prestiti della Bce alle banche - dice Visco - possono essere usati per l'anticipo del Tfr. Secondo il governatore "le banche sono libere" di decidere in che maniera impiegarli a patto che siano destinate alle Pmi. I prestiti di cui parla Visco sono i cosiddetti 'Tltro', i Targeted long term refinancing operation, cioè di prestiti a un tasso di 10 punti base sopra quello di riferimento (dunque lo 0,15%) con scadenza a 4 anni. Questi vengono prestati dalla Bce alle banche con l'obiettivo di vincolare i finanziamenti di queste alla concessione di crediti a famiglie e imprese. "Nelle regole - aggiunge - non c'è niente contro di questo". Gli fa eco il presidente della Bce, Mario Draghi, che ricorda come le "Tltro sono esattamente pensate per far sì che le banche prendano a prestito dalla Bce". La politica monetaria della Bce - ha aggiunto - ha "sostenuto fortemente l'economia con la riduzione dei forti rischi che hanno caratterizzato l'Eurozona e l'Italia in particolare".
Visco al Mattino: "Suilla crisi fatti troppi errori"
In un'intervista concessa a Il Mattino di Napoli in merito alla gestione della crisi economica, il numero uno di Palazzo Koch ammette che sono stati fatti tanti errori e che l'economia reale è stata trascurata. "Di fronte alla crisi - spiega infatti Visco - si è cominciato, anziché da una condivisione di obiettivi di bilancio, dai test sulle banche; poi siamo intervenuti in Grecia con un'azione sulla ristrutturazione del debito, invece di risolvere i problemi di economia reale. Il punto è che sono usciti i capitali dall'Europa e questo ha creato la crisi dei debiti sovrani", afferma Visco. "È in corso un difficile progresso verso l'Unione - dice ancora il governatore della Bnaca d'Italia - e la componente monetaria è solo una parte ma, come diceva Padoa-Schioppa, questa è ancora una moneta senza Stato e una moneta senza stato non è una fase finale del processo, tanto è vero che abbiamo avuto una grave crisi per molti errori e ritardi".
Quanto ad aree del Mezzogiorno d'Italia che potrebbero soffrire la concorrenza con altri Paesi europei fuori dall'euro Visco rileva che "l'Italia ha avuto una storia di aiuti europei straordinaria" nel senso che questi aiuti "noi non li spendiamo. In Lituania dove siamo stati di recente hanno fatto cose meravigliose con i fondi europei", sottolinea il governatore di Bankitalia. Da noi "è un problema amministrativo di veti, di incapacità di prendere decisioni, di dire chi è responsabile di cosa...".
Visco al Mattino: "Suilla crisi fatti troppi errori"
In un'intervista concessa a Il Mattino di Napoli in merito alla gestione della crisi economica, il numero uno di Palazzo Koch ammette che sono stati fatti tanti errori e che l'economia reale è stata trascurata. "Di fronte alla crisi - spiega infatti Visco - si è cominciato, anziché da una condivisione di obiettivi di bilancio, dai test sulle banche; poi siamo intervenuti in Grecia con un'azione sulla ristrutturazione del debito, invece di risolvere i problemi di economia reale. Il punto è che sono usciti i capitali dall'Europa e questo ha creato la crisi dei debiti sovrani", afferma Visco. "È in corso un difficile progresso verso l'Unione - dice ancora il governatore della Bnaca d'Italia - e la componente monetaria è solo una parte ma, come diceva Padoa-Schioppa, questa è ancora una moneta senza Stato e una moneta senza stato non è una fase finale del processo, tanto è vero che abbiamo avuto una grave crisi per molti errori e ritardi".
Quanto ad aree del Mezzogiorno d'Italia che potrebbero soffrire la concorrenza con altri Paesi europei fuori dall'euro Visco rileva che "l'Italia ha avuto una storia di aiuti europei straordinaria" nel senso che questi aiuti "noi non li spendiamo. In Lituania dove siamo stati di recente hanno fatto cose meravigliose con i fondi europei", sottolinea il governatore di Bankitalia. Da noi "è un problema amministrativo di veti, di incapacità di prendere decisioni, di dire chi è responsabile di cosa...".