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MONDO

Bangladesh

Blitz anti Isis a Dacca: 20 morti. Nel locale 11 italiani, 1 fuggito

La Farnesina: probabili vittime italiane. Uccisi 6 terroristi, uno preso, nel blitz delle forze speciali. Il premier Hasina: "Siamo riusciti a salvare solo 13 ostaggi". Risparmiato chi sapeva recitare il Corano. Secondo testimoni, il commando era composto da una diecina di uomini, uno dei quali armato di spada. Boldrini: dolore e orrore per strage

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Sono venti i civili uccisi - in gran parte italiani e giapponesi - nell'assalto jihadista al caffè di Dacca. Lo riferisce l'esercito bengalese, Secondo il direttore delle operazioni militari dell'Esercito, il generale Nayeem Ashfaq Chowdhury, che per il momento non ha fornito alcun dettaglio su identità e nazionalità delle vittime, la maggior parte degli ostaggi sono stati uccisi con armi da taglio. Testimoni avevano raccontato di aver visto uno dei terroristi del commando armato di spada. Intanto sarebbe stato arrestato uno degli autori dell'attacco. E' quanto ha riferito il premier Sheikh Hasina, citata dalla Bbbc on line, aggiungendo che 13 ostaggio sono stati liberati e sei assalitori stati uccisi nel blitz. "E' stato un atto odioso. Il mio governo è determinato a sradicare il terrorismo".

Testimoni, fra ostaggi risparmiato chi conosceva Corano 
Alcuni ostaggi, secondo quanto ha riportato un testimone citato dal Bangladesh Daily Star, sono stati risparmiati perchè conoscevano versi del Corano mentre altri sono stati torturati. Il testimone che ha riferito questo particolare, è Rezaul Karim, padre di uno degli ostaggi, Hasnat Karim che insieme agli altri è rimasto oltre dieci ore nel ristorante di Dacca. "Gli assalitori non si sono comportati male con i connazionali del Bangladesh - ha riferito Rezaul Karim - controllavano la religione, chiedevano a ognuno di recitare versi del Corano. Quelli che sapevano recitarli venivano risparmiati, gli altri torturati".   

Fonti Farnesina: probabili vittime italiane
Tra i venti civili, tutti di nazionalità straniera, uccisi in un assalto jihadista ad un caffè di Dacca, in Bangladesh, è probabile che ci siano anche cittadini italiani. Lo riferiscono fonti della Farnesina.  All'unità di Crisi risultano 11 italiani presenti a cena nel locale preso d'assalto da un commando jihadista. Tra questi - si apprende da fonti della Farnesina - anche Gianni Boschetti, il connazionale che è riuscito a mettersi in salvo.

Boldrini: dolore e orrore strage Bangladesh, risposta sia globale
"Suscitano enorme tristezza le notizie, purtroppo confermate, che arrivano da Dacca. Il bilancio è il più tragico che si potesse temere, e al dolore per la strage si aggiunge l'orrore per i modi particolarmente efferati con i quali i terroristi islamisti hanno dato la morte agli ostaggi". Lo ha affermato la presidente della Camera, Laura Boldrini. "Esprimo tutto il cordoglio mio e dell'intera Camera dei deputati - ha proseguito - alle famiglie delle vittime. Il nuovo episodio di violenza che colpisce il Bangladesh attesta una volta di più che l'azione degli assassini non conosce frontiere, attacca a Oriente come ad Occidente. Globale deve dunque essere anche la risposta, che richiede grande collaborazione tra Stati e integrazione delle forze di polizia e di intelligence", ha concluso Boldrini.

Renzi a Palazzo Chigi per seguire sviluppi
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, riferiscono fonti di Palazzo Chigi, è in costante contatto con l'unità di crisi della Farnesina e i nostri servizi di intelligence. Il premier ha annullato tutti gli impegni e resterà a Palazzo Chigi per seguire gli sviluppi dell'attentato di Dacca.

Mattarella: siamo angosciati
"Avendo dei nostri concittadini in ostaggio, siamo coinvolti e questo aumenta ancora di più la nostra angoscia... speriamo si agisca con saggezza ed efficacia". Sono state queste le parole pronunciate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella - in visita in Messico - dopo aver appreso la notizia dell'attacco terroristico nella capitale del Bangladesh. Una frase pronunciata prima del blitz delle forze di sicurezza.

Cosa è accaduto
Un commando armato è entrato in un ristorante del quartiere diplomatico di Dacca attorno alle 21,20 locali di ieri, durante l'orario della cena. Hanno detonato esplosivi gridando "Allahu Akbar" (Dio è grande). Si è scatenata una violenta sparatoria con la polizia e il commando ha preso dai 20 ai 40 ostaggi, moltissimi stranieri. Nella sparatoria sono morti due agenti di polizia. Dopo un assedio durato 10 ore, le truppe scelte sono entrate nel ristorante, liberando vari ostaggi. Lo chef argentino del locale, Diego Rossini, ha parlato di "un massacro".

L'attacco segue una serie di assassinii di stranieri, rappresentanti delle minoranze religiose e attivisti secolari Bangladesh, rivendicati dallo o attribuiti agli islamisti. Un cooperante italiano, Cesare Tavella, è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco a Gulshan a settembre in un attacco rivendicato dall'Isis. Nel 2012 un diplomatico sadutia è stato ucciso nella stessa zona. Ma l'attacco di ieri è il primo su scala così ampia e il primo con una presa d'ostaggio, il governo e la polizia negano che l'Isis sia attivo in Bangladesh e accusano i militanti locali.

Dove è accaduto
Il ristorante Holey Artisan Bakery è un caffè in stile occidentale molto noto per il suo grande giardino frondoso, sulla Road 79 del quartiere benestante di Gulshan. La zona diplomatica ospita molti stranieri che vivono nella capitale bangladese e varie ambasciate - tra cui quella italiana, distante solo un centinaio di metri -, oltre a ristoranti, negozi di lusso e club. L'incidente è avvenuto nei pressi del Nordic Club e dell'ambasciata del Qatar.

Chi c'è dietro l'attacco
Quattro ore dopo l'attacco lo Stato islamico ha rivendicato l'operazione, attraverso al sua agenzia di stampa Amaq. In seguito ha diffuso varie fotografie dell'interno del caffè con vari corpi riversi in pozze di sangue. 

Chi sono gli ostaggi
L'ambasciatore italiano Mario Palma ha detto che tra gli ostaggi ci sono sette italiani, imprenditori del settore tessile, mentre uno sarebbe riuscito a fuggire. Lo Sri Lanka ha detto che suoi cittadini erano tra gli ostaggi, ma sono stati liberati. Tokyo ha detto che tra gli ostaggi liberati c'è un giapponese.

 
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