ECONOMIA
Licenziamenti via mail
Vertenza Gkn. Oltre 20mila alla manifestazione nazionale con il motto partigiano: "Insorgiamo"
Per i viali di Firenze: "E' trincea Gkn", divenuta un'iniziativa nazionale. Presente anche una rappresentanza di lavoratori della Whirlpool di Napoli. Per gli organizzatori i partecipanti hanno raggiunto il numero di 40mila
La vertenza della Gkn 'si è presa' i viali di Firenze intorno alla Fortezza da Basso per dirigersi verso il Centro storico e fermarsi, dopo circa 5 km, in Piazzale Michelangelo con gli interventi dei lavoratori. Il corteo si è aperto con in testa la bandiera originale della Brigata Sinigaglia e il motto partigiano, "Insorgiamo", la parola simbolo di questa vertenza. Le persone accorse a Firenze per partecipare alla manifestazione Gkn, l'hanno trasformata in un'iniziativa nazionale. Tutti i partecipanti l'hanno considerata una 'trincea', la trincea della Gkn e infatti il corteo ha attraversato i viali al grido di "Siamo tutti Gkn". Molti gli applausi da parte delle tante persone ai lati della strada e, in qualche caso, anche dai balconi.
"Se sfondano qui, sfondano ovunque", ripetono da 72 giorni gli operai dello stabilimento di Campi Bisenzio, presidiato giorno e notte. Il fatto è stato ben compreso e nel giorno della manifestazione nazionale indetta dal Collettivo di fabbrica per protestare contro i 422 licenziamenti effettuati via mail, essi appaiono come una gigantesca e collettiva vertenza italiana.
"Sappiamo di auto venute un po' da tutta Italia", hanno detto gli operai. C'è chi ha raggiunto Firenze con il treno o con alcuni bus, "anche se spostarsi in autobus organizzati in questa fase è complicato per le normative anti Covid". C'è chi rimarca: "Non so da quanto non partecipavo a una manifestazione di queste dimensioni", ha detto un uomo. "Ma essere qui - gli ha fatto eco una donna - fa bene, perché questa 'roba' va ben oltre la Gkn, ci riguarda tutti. Lo vedo anche come un laboratorio politico partito dal basso".
Molte le sigle sindacali e la rappresentanze di varie realtà lavorative italiane che hanno aderito alla manifestazione di Firenze a sostegno dei lavorati della fabbrica Gkn di Campi Bisenzio licenziati a luglio via mail. Oltre allo striscione 'Insorgiamo' del Collettivo di Fabbrica-Lavoratori Gkn Firenze, hanno sventolato le bandiere dell'Anpi e della Fiom Cgil. Presente uno striscione con l'invito allo sciopero generale e uno con scritto 'Firenze ribelle mai doma' dei collettivi studenteschi. I manifestanti hanno anche acceso fumogeni arancioni, presenti bandiere di varie sigle sindacali, della rete degli studenti medi e quelle dei collettivi studenteschi delle Marche e dei Cobas. Insieme ai lavoratori della Gkn Firenze hanno manifestato i lavoratori della Whirlpool di Napoli con lo striscione 'Napoli non molla', una rappresentanza della Rsu della Piaggio di Pontedera (Pisa), gli operai della Sanac di Massa Carrara e del distretto tessile di Prato, in particolare è da registrare l'intervento, dal palco della manifestazione di alcuni lavoratori licenziati dalla stamperia tessile Texprint di Prato.
Re David- Fiom, "No a Cig per cessazione, è azienda che va bene. Il Governo non affronti le crisi così. Errore non capire che si distrugge sistema industriale Paese"
"I lavoratori della Gkn hanno convocato questa manifestazione a cui hanno risposto aziende metalmeccaniche in crisi e vari gruppi politici e sociali che pensano che ci voglia un cambiamento in questo Paese. Hanno convocato una manifestazione e la Fiom naturalmente è presente e la sostiene, stiamo facendo con loro la vertenza. Allo stato attuale noi respingiamo la richiesta che l'azienda fa di cassa integrazione per cessazione. La Gkn è un'azienda che va bene, che ha commesse, è un'operazione finanziaria dettata da un fondo" valuta Francesca Re David, segretario generale Fiom. Inoltre nella vicenda della Gkn "non capire che in questo modo si distrugge il sistema industriale del nostro Paese e l'occupazione, è un grave errore e siamo convinti che il Governo non debba affrontare le crisi in questo modo. Ci vogliono strumenti per affrontare la transizione che tengano vincolate le aziende e il lavoro".
Rsu Gkn, "Iniziare a prevedere sciopero generale. Manifestazione ha chiesto di estendere la lotta"
Dario Salvetti, membro della Rsu della Gkn, dal palco della manifestazione ha rappresentato: "Noi semplicemente abbiamo da respingere le lettere di licenziamento per Gkn, però senza voler fare polemiche iniziamo a chiedere alle organizzazioni politiche e sindacali di questo Paese se non ora quando, cioè se non sia il caso di iniziare a prevedere uno sciopero generale", "regionale nel caso della Toscana visto che c’è anche il caso Monte dei Paschi di Siena e poi nazionale". Con i giornalisti successivamente ha commentato: "Questa manifestazione è stata una richiesta vivente di continuare ad estendere la lotta".
Presente alla manifestazione anche Emiliano Fossi, sindaco di Campi Bisenzio, accanto ai lavoratori licenziati della Gkn fin dal primo momento, ha detto: "Io, come è stato fin dal primo giorno, da quel 9 luglio terribile, tremendo, drammatico, non ho esitato un attimo a stare a fianco dei lavoratori, a stare nella Gkn perché quello è un luogo della nostra comunità. Come ci sono stato il primo giorno, ci sono oggi".
Il licenziamento collettivo via mail
Nella mattina del 9 luglio, i 422 lavoratori della multinazionale inglese Gkn Driveline di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, hanno ricevuto una brusca doccia gelata dopo che l'impresa, attiva nel settore della componentistica per auto, ha deciso di aprire una procedura di licenziamento collettivo per tutti i propri dipendenti lasciandoli senza lavoro. La multinazionale britannica è di proprietà di un fondo di investimento estero e ha motivato la decisione del licenziamento immediato in blocco di tutti i lavoratori del sito di Campi Bisenzio con un calo del mercato automobilistico e della necessità di ridurre drasticamente i costi della produzione a causa della grande competitività.
Il corteo a sostegno dei lavoratori licenziati dalla Gkn di Campi Bisenzio, durante il percorso si è fermato e ha osservato un minuto di silenzio all'ingresso di Piazza Santissima Annunziata a Firenze per ricordare Giuseppe Siino, l'operaio morto nelle scorse ore nei rulli in un'azienda di Campi Bisenzio. Minuto di silenzio che è stato seguito poi da un lungo applauso di tutti i partecipanti del corteo, con un operaio della Gkn che da un microfono ha menzionato l'episodio del decesso del lavoratore avvenuta ieri sera: "Questa mattina è arrivata la notizia dell'ennesimo morto sul lavoro, ammazzato sul lavoro, vicino a noi a Campi Bisenzio". La ditta in cui è avvenuto l'incidente mortale è la Alma SpA, azienda che produce moquettes e che conta 130 dipendenti.