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ECONOMIA

Oggi la riunione dei ministri economici dell'Eurozona

Grecia, l'Eurogruppo chiederà ad Atene un lavoro più duro

Per evitare il rischio di un 'incidente' di liquidità, l'Eurozona starebbe preparando una proposta di accordo da presentare ad Atene entro fine mese, con la lista delle riforme necessarie per sbloccare gli aiuti. Martedì la scadenza per la restituizione di 800 milioni al Fmi

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Bruxelles (Belgio) "Non c'è nessuna ipotesi di accordo con la Grecia sul tavolo dell'Eurogruppo", ma i ministri stanno lavorando a una dichiarazione che chiederà ad Atene "duro lavoro e impegno, necessari per raggiungere un'intesa nelle prossime settimane". Lo riportano fonti dell'Eurogruppo che ricordano che "il tempo sta finendo". E che il tempo stia per finire la Grecia lo sa benissimo. Alla vigilia di una importantissima riunione dell'Eurogruppo, il premier greco Tsipras ha convocato un consiglio dei ministri. Il vice ministro degli Esteri greco, Euclide Tsakalotos, nominato nelle settimane scorse coordinatore dei negoziati con il Brussels Group, in una intervista al quotidiano Avgi, ha affermato che  Atene e i creditori internazionali sono "molto vicini" a un accordo per lo sblocco dei finanziamenti. "Dopo settimane di negoziati dolorosi - ha detto -  se l'altra parte lo vuole, noi vediamo che l'accordo è molto vicino e sarà concluso prossimamente". Lo stesso Tsakalotos ha poi ammesso che la Grecia ed i creditori internazionali restano però "politicamente lontani" su questioni come la riforma del mercato del lavoro e le pensioni e che alcuni temi "resteranno aperti fino all'ultimo minuto".

Il contesto all'interno del quale dovrebbero prendere il via le trattative non è certamente dei più facili. Mentre il presidente della Commissione Ue Juncker vede il 'bicchiere mezzo pieno', nessuno si aspetta però progressi significativi. Il capo del governo ellenico Tsipras continua a giocare la carta politica direttamente con la cancelliera tedesca Merkel, con cui ha parlato diverse volte negli ultimi giorni. L'obiettivo greco è un accordo 'ad interim', che consenta lo sblocco o di una parte di aiuti o della liquidità Bce, ma la risposta europea è sempre la stessa: servono impegni su riforme concordate con l'ex Troika. Intanto, per evitare il rischio di un 'incidente' di liquidità, vista l'incertezza sulle risorse greche, l'Eurozona starebbe preparando una proposta di accordo da presentare alla Grecia entro fine mese, con la lista delle riforme necessarie per sbloccare gli aiuti. Secondo quanto riporta il quotidiano Katimerini, la proposta sarebbe un 'prendere o lasciare', cioè l'ultima offerta da parte dei creditori della Grecia prima di chiudere per sempre i cordoni della borsa lasciando al suo interno i 7 miliardi disponibili.

La situazione finanziaria greca sempre più critica
Senza aiuti, la situazione della liquidità diventa sempre più critica: il Governo rivede al ribasso la crescita 2015 e i municipi si rifiutano di obbedire all' 'ordine' di versare i propri depositi nelle casse della Banca centrale greca, da cui il Governo vorrebbe attingere per onorare le scadenze di maggio.  L'economia va sempre peggio: il Tesoro ha aggiornato le stime sul pil che crescerà di 0,8%, cioè poco più di un terzo di quanto previsto inizialmente nel bilancio 2015 (2,9%).

Juncker è ottimista e in una teleconferenza con i ministri delle finanze dell'Eurozona fa una sintesi delle numerose telefonate che ha avuto con il premier greco questa settimana. Spiega che Tsipras riconosce che non può mantenere la promessa elettorale di sovvenzionare le pensioni con un assegno aggiuntivo fino a 700 euro, ed è inoltre pronto a privatizzare 17 miliardi di asset pubblici, cifra che si avvicina ai 22 miliardi concordati col precedente governo greco. Infine, Atene ha proposto di portare l'Iva al 16%, percentuale, questa, prossima al 18% avanzata dai creditori.

L'Eurogruppo di lunedì
Domani i ministri prenderanno atto dell'avanzamento dei negoziati e inviteranno a proseguire, aspettando di capire fino a dove Tsipras intenda spingersi. Se il suo obiettivo è tirare i negoziati fino a fine giugno per far scadere l'attuale secondo piano e usare i progressi fatti per negoziare immediatamente il terzo, il suo problema è la scarsa liquidità.

Martedì la scadenza per la restituizione di 800 milioni al Fmi
Nonostante il premier greco rassicuri sul rispetto di tutte le scadenze, non è ancora chiaro come farà a ripagare martedì 800 milioni di euro al Fmi. Per questo il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schauble sulla Faz ha messo in guardia: il default può essere un "evento improvviso", perché "questi processi hanno degli elementi irrazionali", e "le esperienze nel resto del mondo hanno dimostrato che un Paese può improvvisamente cadere nell'insolvenza".

 
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