MONDO
Nei pressi di Villers-Cotterêts
Parigi, strage Charlie Hebdo, caccia ai killer. I due sospetti localizzati in Piccardia
Giallo sul coinvolgimento del 18enne che si è costituito a Charleville-Mézières. Giornata di lutto nazionale in Francia, un minuto di silenzio a mezzogiorno e per tre giorni bandiere a mezz'asta
Parigi
Ottantottomila uomini sono stati mobilitati per dare la caccia ai due presunti killer dell'attentato contro la redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo che ha fatto 12 morti, tra questi il direttore Stephane Charbonnier, Charb, e i vignettisti Wolinski, Cabut e Verlhac. Secondo il sito di France 3 Picardia, i due principali sospettati, due fratelli franco-algerini di 32 e 34 anni Chérif Kouachi e Saïd Kouachi, "sarebbero barricati in un'abitazione della città" di Crepy-en-Valois, 70 chilometri a nordest di Parigi. La prefettura del dipartimento dell'Oise, in cui si trova Crepy-le-Valois, contattata sempre da France 3, "conferma che in città è in corso un'operazione" senza dare ulteriori dettagli.
Le smentite delle autorità
Il ministero dell'Interno francese però non conferma la presenza dei sospetti a Crépy-en-Valois o Villiers-Côterets, invitando alla prudenza. E Bruno Fortois, sindaco di Crepy-en-Valois, smentisce la notizia che i due ricercati siano barricati in un'abitazione nel suo comune: "Non ne sono informato, se fosse così lo saprei. Gli accessi alla città - ha aggiunto - non sono bloccati, non mi è stato chiesto di prendere misure straordinarie, non cediamo al panico", ha concluso, confermando la presenza di numerose camionette di gendarmi.
Riconosciuti da un benzinaio
In mattinata i due sospetti sarebbero stati avvistati sull'autostrada in direzione di Parigi. Gli uomini, infatti, sarebbero stati riconosciuti da un benzinaio mentre erano a bordo di una Renault Clio bianca, all'interno della quale sarebbero visibili delle armi lunghe. Proprio a bordo di una Clio chiara i due avevano lasciato Parigi, dopo aver abbandonato per strada la prima auto, una Citroen nera.
Molotov nell'auto abbandonata
Intanto, secondo "una fonte vicina alle indagini", citata da numerosi media francesi, nella Citroen C3 abbandonata ieri a Parigi dai due ricercati per l'attacco sono state ritrovate delle bandiere con simboli jihadisti e delle bottiglie molotov. Mentre l'Isis, che non ha rivendicato il massacro, ha elogiato i killer: "Jihadisti eroi hanno ucciso 12 giornalisti che lavoravano per la rivista francese Charlie Hebdo e hanno ferito più di altre 10 (persone) per vendicare il Profeta maometto", ha affermato la radio Al-Bayan, considerata uno dei 'megafoni' dello Stato Islamico.
Fermate sette persone
Nel frattempo la polizia conferma che sarebbero state fermate 7 persone, donne e uomini. Tra questi Hamyd Mourad, sospettato di essere il terzo complice e autista del gruppo. Ma è giallo sul reale coinvolgimento del giovane 18enne che si è costituito al commissariato Charleville-Mézières, perché potrebbe trattarsi di un caso di omonimia. A difesa del giovane, che si è consegnato dopo aver visto il proprio nome circolare sui media, è intervenuto anche un liceale di Charleville-Mézières che avrebbe assicurando che Hamyd Mourad si trovava in classe al momento della sparatoria.
Radio dell'Isis: "Attentatori sono eroi"
Intanto in Siria la radio al Bayane, che trasmette comunicati dell'Isis definisce "eroi" gli uomini che ieri hanno fatto irruzione nella sede del settimanale satirico francese. "Gli eroi jahidisti hanno ucciso dodici giornalisti e ferito altre dieci persone per vendicare il profeta Maometto" ha detto il notiziario dell'emittente.
Valls: "Minaccia terroristica senza precedenti"
"I servizi li conoscevano e per questo li controllavano" ha detto il premier francese Manuel Valls, a proposito dei fratelli Chérif e Said Kouachi. "Affrontiamo una minaccia terroristica senza precedenti", sono "centinaia" le persone seguite per possibili legami con il terrorismo. Quando gli è stato chiesto se possa esserci stato un errore nella vigilanza, ha risposto che "la domanda è legittima" e sarà "oggetto di indagine". Ha poi ricordato che le forze dell'ordine hanno sventato di recente "numerosi" tentativi di attentato in Francia, mentre "decine" di presunti terroristi sono stati arrestati.
Ministro dell'Interno:"Francia non tollererà attacchi anti-islamici"
In tutto il Paese nelle ultime ore si è diffusa un'ondata di piccoli attentati anti-islamici dopo il massacro a Charlie Hebdo. Bernard Cazeneuve, ministro dell'Interno, ha dichiarato che gli autori della strage saranno perseguiti e puniti, ma la Francia resta una libera. "Condanniamo gli attacchi ai luoghi di culto musulmani. La Francia è una repubblica libera che garantisce libertà di credo. Non tollereremo nessun atto e nessuna minaccia e nessuna manifestazione ostile contro francesi in ragione del loro credo". Gli autori di tali atti "saranno perseguiti e puniti", ha detto Bernard Cazeneuve.
Lutto nazionale in Francia
Il presidente Francois Hollande, nel suo discorso alla nazione, ha annunciato per oggi il lutto nazionale. Il Paese che terrà le bandiere a mezz'asta per ter giorni, ha osservato anche un minuto di silenzio alle 12.
Parigi sotto choc
Parigi si è svegliata oggi con un'altra sparatoria e un'altra vittima nel sud della città a Malakoff vicino a Porte De Chatillon. Un fatto questo per ora slegato dall'attacco a Charlie Hebdo ma che aggrava un clima già tesissimo. Ieri sera oltre 100 mila persone sono scese in piazza spontaneamente in tutta la Francia in segno di solidarietà e sostegno alla libertà di espressione. Un diritto, quest'ultimo, che il giornale satirico esercita senza timori da anni. Proprio la matita da contrapporre al kalashnikov è diventata in queste ore il simbolo della mobilitazione che in rete si è diffusa con l'hashtag #jesuischarlie.
Le vittime
Le vittime dell'attacco sono un addetto alla portineria, otto giornalisti, uno dei poliziotti assegnati alla protezione del direttore Charb e un invitato alla riunione di redazione, che si trovavano all'interno, più un secondo poliziotto accorso appena dopo la sparatoria e colpito sul marciapiede di fronte all'edificio. Tra le 12 vittime dell'attacco c'è anche il disegnatore, Philippe Honoré, noto semplicemente come Honoré, che non era stato ancora identificato. Il procuratore di Parigi in una conferenza stampa ha detto che le autopsie saranno effettuate oggi.
Le smentite delle autorità
Il ministero dell'Interno francese però non conferma la presenza dei sospetti a Crépy-en-Valois o Villiers-Côterets, invitando alla prudenza. E Bruno Fortois, sindaco di Crepy-en-Valois, smentisce la notizia che i due ricercati siano barricati in un'abitazione nel suo comune: "Non ne sono informato, se fosse così lo saprei. Gli accessi alla città - ha aggiunto - non sono bloccati, non mi è stato chiesto di prendere misure straordinarie, non cediamo al panico", ha concluso, confermando la presenza di numerose camionette di gendarmi.
Riconosciuti da un benzinaio
In mattinata i due sospetti sarebbero stati avvistati sull'autostrada in direzione di Parigi. Gli uomini, infatti, sarebbero stati riconosciuti da un benzinaio mentre erano a bordo di una Renault Clio bianca, all'interno della quale sarebbero visibili delle armi lunghe. Proprio a bordo di una Clio chiara i due avevano lasciato Parigi, dopo aver abbandonato per strada la prima auto, una Citroen nera.
Molotov nell'auto abbandonata
Intanto, secondo "una fonte vicina alle indagini", citata da numerosi media francesi, nella Citroen C3 abbandonata ieri a Parigi dai due ricercati per l'attacco sono state ritrovate delle bandiere con simboli jihadisti e delle bottiglie molotov. Mentre l'Isis, che non ha rivendicato il massacro, ha elogiato i killer: "Jihadisti eroi hanno ucciso 12 giornalisti che lavoravano per la rivista francese Charlie Hebdo e hanno ferito più di altre 10 (persone) per vendicare il Profeta maometto", ha affermato la radio Al-Bayan, considerata uno dei 'megafoni' dello Stato Islamico.
Fermate sette persone
Nel frattempo la polizia conferma che sarebbero state fermate 7 persone, donne e uomini. Tra questi Hamyd Mourad, sospettato di essere il terzo complice e autista del gruppo. Ma è giallo sul reale coinvolgimento del giovane 18enne che si è costituito al commissariato Charleville-Mézières, perché potrebbe trattarsi di un caso di omonimia. A difesa del giovane, che si è consegnato dopo aver visto il proprio nome circolare sui media, è intervenuto anche un liceale di Charleville-Mézières che avrebbe assicurando che Hamyd Mourad si trovava in classe al momento della sparatoria.
Radio dell'Isis: "Attentatori sono eroi"
Intanto in Siria la radio al Bayane, che trasmette comunicati dell'Isis definisce "eroi" gli uomini che ieri hanno fatto irruzione nella sede del settimanale satirico francese. "Gli eroi jahidisti hanno ucciso dodici giornalisti e ferito altre dieci persone per vendicare il profeta Maometto" ha detto il notiziario dell'emittente.
Valls: "Minaccia terroristica senza precedenti"
"I servizi li conoscevano e per questo li controllavano" ha detto il premier francese Manuel Valls, a proposito dei fratelli Chérif e Said Kouachi. "Affrontiamo una minaccia terroristica senza precedenti", sono "centinaia" le persone seguite per possibili legami con il terrorismo. Quando gli è stato chiesto se possa esserci stato un errore nella vigilanza, ha risposto che "la domanda è legittima" e sarà "oggetto di indagine". Ha poi ricordato che le forze dell'ordine hanno sventato di recente "numerosi" tentativi di attentato in Francia, mentre "decine" di presunti terroristi sono stati arrestati.
Ministro dell'Interno:"Francia non tollererà attacchi anti-islamici"
In tutto il Paese nelle ultime ore si è diffusa un'ondata di piccoli attentati anti-islamici dopo il massacro a Charlie Hebdo. Bernard Cazeneuve, ministro dell'Interno, ha dichiarato che gli autori della strage saranno perseguiti e puniti, ma la Francia resta una libera. "Condanniamo gli attacchi ai luoghi di culto musulmani. La Francia è una repubblica libera che garantisce libertà di credo. Non tollereremo nessun atto e nessuna minaccia e nessuna manifestazione ostile contro francesi in ragione del loro credo". Gli autori di tali atti "saranno perseguiti e puniti", ha detto Bernard Cazeneuve.
Lutto nazionale in Francia
Il presidente Francois Hollande, nel suo discorso alla nazione, ha annunciato per oggi il lutto nazionale. Il Paese che terrà le bandiere a mezz'asta per ter giorni, ha osservato anche un minuto di silenzio alle 12.
Parigi sotto choc
Parigi si è svegliata oggi con un'altra sparatoria e un'altra vittima nel sud della città a Malakoff vicino a Porte De Chatillon. Un fatto questo per ora slegato dall'attacco a Charlie Hebdo ma che aggrava un clima già tesissimo. Ieri sera oltre 100 mila persone sono scese in piazza spontaneamente in tutta la Francia in segno di solidarietà e sostegno alla libertà di espressione. Un diritto, quest'ultimo, che il giornale satirico esercita senza timori da anni. Proprio la matita da contrapporre al kalashnikov è diventata in queste ore il simbolo della mobilitazione che in rete si è diffusa con l'hashtag #jesuischarlie.
Le vittime
Le vittime dell'attacco sono un addetto alla portineria, otto giornalisti, uno dei poliziotti assegnati alla protezione del direttore Charb e un invitato alla riunione di redazione, che si trovavano all'interno, più un secondo poliziotto accorso appena dopo la sparatoria e colpito sul marciapiede di fronte all'edificio. Tra le 12 vittime dell'attacco c'è anche il disegnatore, Philippe Honoré, noto semplicemente come Honoré, che non era stato ancora identificato. Il procuratore di Parigi in una conferenza stampa ha detto che le autopsie saranno effettuate oggi.