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MONDO

"Il giornale decapitato come in Siria"

Parigi, strage Charlie Hebdo: parla 'Willem' il vignettista scampato alla carneficina

Parla il disegnatore scampato all'assalto armato alla sede del settimanale satirico francese dove 12 persone, tra cui il direttore, hanno perso la vita. Era assente alla riunione di redazione perchè era a un funerale. "Non vado mai alle riunioni di redazione, e questa volta mi sono salvato"

Bernard 'Willem' Holtrop, vignettista di Charlie Hebdo
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Parigi (Francia) È stata una carneficina che ha "decapitato" il settimanale, come succede in "Siria, in Iraq". Questa è stata la reazione di Bernard 'Willem' Holtrop, il vignettista di Charlie Hebdo scampato all'assalto armato alla sede del settimanale satirico dove 12 persone, tra cui il direttore, hanno perso la vita.

A Liberation ricorda che le vittime "non sono dei colleghi, sono degli amici, Cabu è il caricaturista più dotato della sua generazione, tutto il mondo lo imita". Anche il collega Antonio Fischetti non era presente alla riunione di redazione e si è salvato, ma ha perso degli "amici, non solo colleghi". Willem, quando ha sentito la notizia dell'attentato, era sul treno da Lorient a Parigi. Il fumettista ha detto di non andare mai alle riunioni di redazione. È stata la sua fortuna, perchè si è salvato. 
"L'idea di poter farsi uccidere un giorno era lì, dentro la testa. Ma una carneficina di queste dimensioni, con la volontà di uccidere tutti..." ha commentato, ricordando "i miracolati, quelli che erano in ritardo, come Luz o Catherine Meurisse, o assenti come me, che ero a un funerale in provincia". 


Willem : «Je ne vais jamais aux conférences de... di liberation

 
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