MONDO
Leader Ue a confronto
Ucraina, sanzioni e crisi del rublo: il dossier Russia sul tavolo del Consiglio Europeo
Nel primo Consiglio Europeo gestito da Donald Tusk si parlerà sulla crisi russa. La Banca Centrale di Mosca interviene per sostenere la moneta nazionale
Bruxelles
Sarà la crisi della Russia il tema che i leader Ue tratteranno a porte chiuse nel primo Consiglio Europeo gestito dal nuovo presidente, il polacco Donald Tusk. Mentre attorno all'Europa cresce la fragilità internazionale, l’Alto Rappresentante per la Politica Estera Federica Mogherini, di ritorno dalla visita di due giorni a Kiev, farà il punto della situazione in Ucraina e dei contatti con Mosca. Sul tavolo ci saranno anche i risultati del confronto tra Merkel, Hollande, Poroshenko e Putin di lunedì scorso.
Riflessione sulle sanzioni a Mosca
L’unica decisione formale attesa è la definizione di una serie di nuove misure legalmente necessarie per chiudere le lacune delle sanzioni imposte per l'annessione della Crimea e di Sebastopoli. Dopo l'escalation di misure e toni culminata nel varo delle sanzioni economiche dell'estate scorsa, domani ci si aspetta però "una riflessione strategica sulle sanzioni imposte". Fonti diplomatiche precisano che la "questione fondamentale, sarà se estenderle o meno" quando arriveranno a scadenza tra giugno e luglio prossimo.
"Il problema della Russia deve essere risolto"
"Tutti sappiamo che il problema della Russia deve essere risolto", spiega uno sherpa facendo notare che il crollo del rublo, della Borsa di Mosca e del prezzo del petrolio, hanno sì effetti sull'economia russa e su quella europea, ma che il primo prezzo finisce per essere pagato proprio dall'Ucraina, con la quale la Ue si è impegnata a dare piena assistenza finanziaria sia pure condizionata alla messa in atto di una lunghissima serie di riforme strutturali.
La Banca Centrale Russa interviene a sostegno del rublo
Per contrastare la caduta del rublo, la Banca Centrale Russa ha annunciato una serie di misure di sostegno alle banche che hanno provocato un recupero nei confronti del dollaro. La moneta russa è passata di mano a quota 62,21 sul dollaro dopo aver toccato un minimo di giornata prossimo a quota 60. Solo nell’ultima settimana ha comunque perso il 20% del proprio valore nei confronti del biglietto verde.
Appello Ue alla Russia su Siria e Ucraina
Dopo un Consiglio esteri che lunedì ha lanciato l'esplicito appello alla Russia (ma anche a Iran e ai paesi del Golfo, a cominciare dall'Arabia Saudita) ad "usare la sua influenza" nella crisi siriana evidentemente legata alla sfida dell'Isis, la narrativa del confronto tra Europa e Russia sembra prendere una piega diversa anche se è "prematuro parlare di un cambio di politica". Federica Mogherini, nella conferenza stampa tenuta a Kiev, ha sottolineato che questa delle riforme è "la vera sfida" per il nuovo governo ucraino. È tornata a ribadire che la Ue vuole "il rispetto integrale" degli accordi di Minsk e ha ricordato con grande cautela che "ci potrebbe essere qualche elemento che ci potrebbe far pensare che c'è maggiore volontà da parte di Putin di risolvere il conflitto".
Le speranze di Mogherini
"Altre volte abbiamo avuto questa impressione, quello che conta è che si passi ai fatti" ha aggiunto ricordando di averne parlato anche con Lavrov e di aver avuto "segnali concreti". "Spero che si possa costruire sul futuro dell'Ucraina. E se non avessi la speranza non potrei fare questo lavoro...".
Riflessione sulle sanzioni a Mosca
L’unica decisione formale attesa è la definizione di una serie di nuove misure legalmente necessarie per chiudere le lacune delle sanzioni imposte per l'annessione della Crimea e di Sebastopoli. Dopo l'escalation di misure e toni culminata nel varo delle sanzioni economiche dell'estate scorsa, domani ci si aspetta però "una riflessione strategica sulle sanzioni imposte". Fonti diplomatiche precisano che la "questione fondamentale, sarà se estenderle o meno" quando arriveranno a scadenza tra giugno e luglio prossimo.
"Il problema della Russia deve essere risolto"
"Tutti sappiamo che il problema della Russia deve essere risolto", spiega uno sherpa facendo notare che il crollo del rublo, della Borsa di Mosca e del prezzo del petrolio, hanno sì effetti sull'economia russa e su quella europea, ma che il primo prezzo finisce per essere pagato proprio dall'Ucraina, con la quale la Ue si è impegnata a dare piena assistenza finanziaria sia pure condizionata alla messa in atto di una lunghissima serie di riforme strutturali.
La Banca Centrale Russa interviene a sostegno del rublo
Per contrastare la caduta del rublo, la Banca Centrale Russa ha annunciato una serie di misure di sostegno alle banche che hanno provocato un recupero nei confronti del dollaro. La moneta russa è passata di mano a quota 62,21 sul dollaro dopo aver toccato un minimo di giornata prossimo a quota 60. Solo nell’ultima settimana ha comunque perso il 20% del proprio valore nei confronti del biglietto verde.
Appello Ue alla Russia su Siria e Ucraina
Dopo un Consiglio esteri che lunedì ha lanciato l'esplicito appello alla Russia (ma anche a Iran e ai paesi del Golfo, a cominciare dall'Arabia Saudita) ad "usare la sua influenza" nella crisi siriana evidentemente legata alla sfida dell'Isis, la narrativa del confronto tra Europa e Russia sembra prendere una piega diversa anche se è "prematuro parlare di un cambio di politica". Federica Mogherini, nella conferenza stampa tenuta a Kiev, ha sottolineato che questa delle riforme è "la vera sfida" per il nuovo governo ucraino. È tornata a ribadire che la Ue vuole "il rispetto integrale" degli accordi di Minsk e ha ricordato con grande cautela che "ci potrebbe essere qualche elemento che ci potrebbe far pensare che c'è maggiore volontà da parte di Putin di risolvere il conflitto".
Le speranze di Mogherini
"Altre volte abbiamo avuto questa impressione, quello che conta è che si passi ai fatti" ha aggiunto ricordando di averne parlato anche con Lavrov e di aver avuto "segnali concreti". "Spero che si possa costruire sul futuro dell'Ucraina. E se non avessi la speranza non potrei fare questo lavoro...".