Nuovo messaggio su Twitter del presidente uscente
Trump: "Il 20 gennaio non andrò all'insediamento di Biden"
Su Twitter il presidente uscente scrive anche che "chi ha votato per lui, per l'America First" non sarà trattato ingiustamente. La Camera americana potrebbe procedere a un voto sugli articoli per l'impeachment di Donald Trump già a metà della prossima settimana se il vicepresidente Mike Pence non invocherà il 25/o emendamento
Sarà il primo presidente in carica, dopo Andrew Johnson, a saltare l'inaugurazione del suo successore. Il tycoon non ha fatto sapere come trascorrerà le ultime ore della sua presidenza. In un altro messaggio si era rivolto ai suoi sostenitori: "I 75 milioni di grandi patrioti americani che hanno votato per me, per l'America first, per renderla di nuovo grande, avranno una voce gigante a lungo in futuro. Non saranno disprezzati o trattati ingiustamente in nessun modo e forma".
Dopo il video postato ieri in cui per la prima volta riconosce la vittoria di Joe Biden, Donald Trump torna dunque a rivolgersi ai suoi elettori mentre la Camera pensa a un possibile impeachment.
To all of those who have asked, I will not be going to the Inauguration on January 20th.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) January 8, 2021
Biden presenta ultime nomine al governo
"È una delle poche cose su cui concordo. È una buona cosa che non si presenterà". Questo il commento alle parole di Trump del presidente eletto Joe Biden, che oggi ha presentato le sue ultime nomine di governo: la governatrice di Rhode Island Gina Raimondo, scelta come segretario al Commercio e il sindaco di Boston Marthy Walsh, indicato come segretario al Lavoro. Completando la sua squadra, Biden sottolinea come sia "la più rappresentativa d'America", con tante donne e tanti esponenti delle minoranze.
Impeachment al voto la prossima settimana
La Camera americana potrebbe procedere a un voto sugli articoli per l'impeachment di Donald Trump già a metà della prossima settimana se il vicepresidente Mike Pence non invocherà il 25/o emendamento.
I Democratici della Camera dei Rappresentanti di Washington vogliono presentare gli articoli per l'avvio del procedimento di impeachment del presidente Donald Trump già lunedì. Nel darne notizia, la Cnn, che cita diverse fonti a conoscenza della vicenda, anticipa che tra gli articoli ne figura anche uno relativo all'"incitamento all'insurrezione".
"Donald Trump deve essere rimosso dall'incarico. E procederemo con ogni strumento a disposizione per assicurarci che questo accada in modo da proteggere la nostra democrazia", ha detto alla Cnn Katherine Clark, assistente della speaker della Camera, Nancy Pelosi.
"Se sono vere le notizie che il vice presidente Pence non rispetterà il suo giuramento e non rimuoverà il presidente per proteggere la nostra democrazia, allora noi procederemo con l'impeachment", ha aggiunto, precisando che in questo caso gli articoli di impeachment potranno essere votati" per l'inizio, massimo metà della prossima settimana". Il 20 gennaio finirà il mandato di Trump con l'insediamento di Joe Biden. "Abbiamo un presidente che ha incitato la folla ad attaccare il Campidoglio, abbiamo cinque persone morte e il danno recato alla nostra democrazia è inimmaginabile", ha concluso la democratica.
"Se il presidente non lascerà l'incarico volontariamente, il Congresso procederà con la sua azione", ha detto Nancy Pelosi citata dalla Cnn. La speaker della Camera ha detto di non aver ancora sentito una risposta del vicepresidente Mike Pence sul 25/o emendamento, sollecitato da vari dem e anche da alcuni repubblicani.
Il senatore repubblicano Ben Sasse ha annunciato che prenderà "in considerazione qualsiasi articolo di impeachment perché "credo che il presidente abbia violato il suo giuramento". Anche altre fonti hanno dichiarato alla Cnn che vi sono altri esponenti repubblicani che potrebbero votare l'impeachment.
Tempi stretti
L'iniziativa farebbe del magnate il primo presidente nella storia americana a subire per due volte un processo politico. Ma i tempi sono strettissimi: il primo impeachment del presidente Trump richiese un mese, due settimane e quattro giorni, dall'inizio alla sua bocciatura; il secondo avrebbe meno di due settimane per arrivare al compimento e, teoricamente, il presidente affronterebbe il processo in un Senato controllato ancora dai repubblicani (i due nuovi senatori dem devono attendere fine mese per la certificazione dei risultati dei ballottaggi in Georgia) e in pausa sino al 19 gennaio, il giorno prima del giuramento di Joe Biden. Il leader dei senatori del Grand Old Party Mitch McConnell, pur avendo condannato il comportamento di Trump, non ha ancora fatto sapere se riconvocherebbe il Senato nel caso la Camera approvasse gli articoli dell'impeachment. In ogni caso per condannare e rimuovere il presidente sono necessari i due terzi dei voti.
Pence contrario al 25esimo emendamento
I leader democratici hanno chiesto a Pence di fare ricorso 25esimo emendamento per 'neutralizzare' il presidente, ma Pence - secondo il New York Times che cita fonti informate - sarebbe contrario. "Nonostante la rottura con Trump, il vice presidente in conversazioni private ha escluso di invocare la clausola del 25esimo emendamento per rimuoverlo, parlando con molti che chiedono a lui e ai ministri di farlo", ha scritto il quotidiano newyorkese.
Sulla portata della rottura tra i due, il Wall Street Journal pubblica rivelazioni sulla litigata che Trump ha avuto con Pence mercoledì mattina, poco prima di andare al comizio durante il quale ha arringato la folla che poi ha dato l'assalto al Congresso. Secondo le fonti del giornale conservatore, il vice presidente ha ribadito a Trump di non avere, contrariamente a quello che lui ripeteva da giorni, i poteri per bloccare i voti del Collegio Elettorale. E che, se anche li avesse avuti, non avrebbe fatto nulla per non creare un pericoloso precedente. La franchezza di Pence ha fatto infuriare Trump che, secondo la ricostruzione, nel tentativo di imporgli l'ubbidienza che in questi quattro anni il repubblicano gli ha sempre mostrato, avrebbe urlato: "Io non voglio essere tuo amico, voglio che tu sia il vice presidente".
La possibilità di invocare il 25esimo emendamento per rimuovere Trump sarebbe stata anche discussa tra il segretario al Tesoro Steven Mnuchin e il segretario di Stato Mike Pompeo. I due hanno tenuto conversazioni informali per esplorare il processo di rimozione del presidente. Tra le obiezioni, c'è stata quella della durata: una settimana, mentre ne mancano appena due all'inaugurazione. Altra obiezione è stata quella del rischio di ulteriori tensioni tra gli esponenti della sua base, che avrebbe considerato Trump, un eroe dell'estrema destra, con conseguenze devastanti a lungo termine. "Il piano generale ora è lasciare che il tempo si concluda", ha detto un ex alto funzionario a conoscenza delle discussioni. "Ci sarà una resa dei conti con questo presidente, ma non è necessario che avvenga nei prossimi 13 giorni".
Certo è che delle due strade, ricorso al 25esimo emendamento o impeachment, la seconda sembra avere un peso maggiore: impedirebbe al tycoon di ricoprire in futuro cariche pubbliche. Non piacerebbe però neanche a Joe Biden. Secondo il presidente eletto non aiuterebbe ad unificare il Paese.
Il video di Trump
Intanto, dopo che il suo account Twitter è stato ripristinato, Trump giovedì sera ha pubblicato un video di 2 minuti e mezzo su Twitter in cui si è dichiarato "oltraggiato dalla violenza, dall'illegalità e dal caos" e ha detto a coloro che hanno infranto la legge che la "pagheranno", arrivando ad ammettere la sconfitta: "Una nuova amministrazione sarà inaugurata il 20 gennaio", ha detto. “Il mio obiettivo ora si rivolge a garantire una transizione ordinata e senza interruzioni. Questo momento richiede guarigione e riconciliazione".
Secondo una ricostruzione della Cnn, sarebbero stati la figlia Ivanka Trump, il consigliere legale della Casa Bianca Pat Cipollone (che secondo la Cnn, che cita fonti dell'amministrazione, avrebbe già discusso le proprie dimissioni con Trump) e il capo dello staff Mark Meadows a convincere il presidente uscente a registrare il video spiegandogli che rischiava di essere destituito, dal Congresso o i membri del suo gabinetto, se non avesse denunciato l'irruzione al Congresso. Per il New York Times, il presidente si è fatto convincere quando si è reso conto che poteva essere incriminato per aver incitato la folla, dopo che il procuratore di Washington, Michael Sherwin, ha annunciato una indagine "su tutti gli attori" dell'irruzione al Congresso, "non solo chi è entrato nell'edificio".
Casa Bianca, dimissioni staff politico entro 20 gennaio
Con solo dodici giorni di anticipo sull'addio alla Casa Bianca, l'amministrazione Trump ha finalmente ordinato a migliaia di funzionari di nomina politica- ambasciatori compresi - di rassegnare le dimissioni entro e non oltre l'Inauguration Day: un atto dovuto, rimasto però bloccato per settimane a causa delle contestazioni sollevate dal presidente Donald Trump sulla legittimità della vittoria elettorale di Joe Biden. L'ordine emesso dal vice capo dello staff Chris Liddle è arrivato sulla scia di una serie di dimissioni di alti funzionari e ministri in segno di dissenso con l'assalto al Capitol di una folla di ultrà trumpiani. L'annuncio apre la strada alla pubblicazione del "Plum Book", il librone dalla copertina color prugna che la Washington dei palazzi aspetta col fiato sospeso ad ogni cambio di governo perché elenca i posti di lavoro di nomina politica che torneranno ad essere sul mercato.
Insediamento blindato
Quello di Joe Biden sarà comunque un insediamento blindato, tra le limitazioni alla cerimonia imposte dal Covid e ora le nuove pressanti preoccupazioni per la sicurezza all'indomani dell'assalto al Congresso che il presidente eletto ha definito "l'assalto senza precedenti alla nostra democrazia". Tuttavia non cambierà il programma della cerimonia: il presidente e la vice presidente Kamala Harris giureranno, come è tradizione, sulla scalinata del Campidoglio, che mercoledì è stato il teatro dell'assalto dei sostenitori di Donald Trump, che hanno scalato le gradinate già montate per gli ospiti, previsti in numeri nettamente minori delle passato, sempre per il Covid, e che potrebbero ancora diminuire.
Mobilitato in prima linea ovviamente il Secret Service, il servizio speciale preposto alla sicurezza del presidente ed altri membri della Casa Bianca. "Vi saranno barriere piazzate dove non erano state messe mercoledì - rivela un ex agente del Secret Service che conosce i piani dell'inaugurazione - ed invece di avere solo la Capitol Police a difesa vi saranno migliaia di agenti di altre forze di sicurezza schierati".