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MONDO

Dopo la strage di civili colpiti da armi chimiche a Idlib

Trump lancia l'attacco militare in Siria. "Messaggio chiaro ad Assad, pronti a fare di più"

59 Tomahawk dalle navi Usa nel Mediterraneo. Mosca: "Atto di aggressione". E chiude la linea diretta con gli Usa in Siria. Damasco: 15 i morti nell'attacco, di questi 9 civili tra cui 4 bambini. Nuova riunione del Consiglio di Sicurezza Onu

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Dopo l'attacco della scorsa notte con 59 missili Tomahawk alla base aerea siriana di Shayrat, gli Stati Uniti tornano a minacciare il regime di Bashar Al Assad. "La nostra azione è stata molto misurata e siamo pronti a fare di più, ma speriamo che non sia necessario", dice l'ambasciatrice Usa all'Onu Nikki Haley, intervenendo al Consiglio di sicurezza convocato d'urgenza. "Gli Usa non resteranno a guardare quando vengono usate armi chimiche" aggiunge attaccando Mosca, "ogni volta che Assad ha passato il limite della decenza umana la Russia è stata sempre accanto a lui". 

Casa Bianca: mandato un chiaro messaggio ad Assad
Con il bombardamento della notte scorsa gli Stati Uniti hanno inviato a Bashar al Assad un  "messaggio molto chiaro", afferma il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer, nel
corso del briefing alla stampa nel resort di Mar-a-Lago. 

Mnuchin: presto nuove sanzioni Usa nei confronti di Damasco
Gli Stati Uniti vareranno a breve nuove sanzioni contro la Siria, ha annunciato il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, parlando con i giornalisti sempre nella residenza di Trump a Palm Beach.

Mosca annuncia la chiusura della linea diretta con gli Usa in Siria
L'attacco Usa è stato duramente condannato dal Cremlino. E in serata il ministero della Difesa russo ha annunciato ufficialmente al Pentagono la chiusura della linea diretta per prevenire incidenti tra gli aerei militari in Siria a partire dalla mezzanotte di domani. Ne dà notizia il portavoce, generale Igor Konashenkov. L'attacco americano contro una base aerea siriana "è un colpo colossale arrecato proprio ai processi che portavano alla ricomposizione pacifica" della crisi siriana, aveva detto la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova.

L'attacco americano
Gli Stati Uniti hanno lanciato 59 missili verso la base aerea siriana di Shayrat, da cui si presume sia partito l'attacco con armi chimiche nella provincia di Idlib. Si tratta di missili 'Tomahawk', lanciati da due navi americane di stanza nel Mediterraneo. E' il primo attacco diretto Usa alla Siria dall'insediamento del presidente Donald Trump. Quest'ultimo non aveva preannunciato l'operazione, sebbene in giornata il suo messaggio sulla crisi siriana fosse stato più netto che nei giorni precedenti. 

La riunione del Consiglio di sicurezza Onu
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è tornato a riunirsi per la seconda volta in tre giorni sul conflitto in Siria. Questa volta il vertice urgente al Palazzo di Vetro a New York è stato però chiesto dalla Russia, che vuole una condanna dell'attacco americano alla base aerea siriana di Shayrat.

Pentagono: ridotta la capacità di uso di armi chimiche
Il Pentagono fa sapere che l'attacco Usa contro la base aerea in Siria ha "ridotto la capacità del governo siriano di utilizzare armi chimiche". Stando a un comunicato della Difesa americana secondo indicazioni iniziali l'attacco ha severamente danneggiato o distrutto velivoli siriani e strutture di supporto e attrezzature presso la base aerea di Shayrat.


Damasco: 9 civili uccisi, tra questi 4 bambini
L'attacco missilistico ha causato la morte di nove civili, tra cui quattro bambini. Lo ha riferito l'agenzia stampa ufficiale siriana Sana. Già in mattinata il governatore della provincia di Homs, dove si trova la base colpita da Washington, aveva riferito di vittime civili in un villaggio vicino. Nell’attacco al sito militare, hanno perso la vita anche 6 soldati. 



Mosca: "Atto di aggressione"
"Questo può essere considerato come un atto di aggressione da parte degli Stati Uniti contro uno Stato dell'Onu", ha detto ai media russi Viktor Ozerov, presidente del comitato di Difesa e sicurezza del Parlamento russo. Putin: "Aggressione pretestuosa a Stato sovrano".

Netanyahu: pieno supporto di Israele a Trump
"Israele supporta pienamente la decisone del presidente Trump", afferma un comunicato dell'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu in seguito all'attacco missilistico Usa sulla Siria. "Sia a parole che nei fatti, il presidente Trump ha mandato oggi un messaggio chiaro e forte che l'uso e la diffusione di armi chimiche non saranno tollerati", continua la nota di Netanyahu. "Israele spera che questo messaggio di determinazione nei confronti delle terrificanti azioni del regime di Assad risuoni non solo a Damasco ma anche a Teheran, Pyongyang e ovunque", aggiunge il comunicato.

Londra: "Appoggio a Usa, intervento appropriato"
Il governo britannico "appoggia pienamente" l'attacco americano in Siria e lo considera "una risposta appropriata al barbaro attacco con armi chimiche lanciato dal regime siriano", ha detto un portavoce di Downing Street, nel sottolineare che l'azione americana è' "mirata a scoraggiare ulteriori attacchi".

Iran: pericolosa azione unilaterale
"Un'azione unilaterale è pericolosa, distruttiva, e viola i principi del diritto internazionale", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Bahram Ghasemi, citato dall'agenzia iraniana Isna.



Trump: bombardamento per la sicurezza degli Usa  
Il bombardamento americano in Siria è nel "vitale interesse della sicurezza" degli Stati Uniti.  La Siria ha ignorato gli avvertimenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu, ha sottolineato Trump. E ha chiesto al mondo di unirsi agli Usa "per mettere fine al flagello del terrorismo". 

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