MONDO
Elezioni in un clima di tensione
Turchia, seggi chiusi: è attesa per il voto, exit poll vietati
Secondo i giornalisti che hanno seguito il voto l'affluenza è stata massiccia. Il voto è stato convocato a cinque mesi dall'ultima tornata elettorale quando il partito di Erdogan non ha ottenuto la maggioranza in Parlamento
Il voto in un clima teso
Elezioni che si sono svolte in un clima di forte tensione. Un attacco bomba ha ucciso oltre cento persone in una manifestazione pacifista ad Ankara il 10 ottobre, a luglio un kamikaze si è fatto saltare in aria a Suruc, cittadina al confine siriano, uccidendo 30 persone, tutti militanti di sinistra vicini alla causa curda. Il governo ha riaperto le ostilità contro i ribelli curdi del Partito dei lavoratori del Kurdistan PKK, interrompendo una tregua che durava da marzo 2012.
La sfida di Erdogan dopo la sconfitta dello scorso giugno
Il risultato delle consultazioni precedenti, da cui è emerso un Parlamento composto da quattro partiti politici (nessuno dei quali in possesso del numero di seggi necessari per andare al governo da solo), non ha permesso la formazione di un governo di coalizione. Mentre l'Akp, sostenendo la volontà del presidente Erdogan di andare ad elezioni anticipate, non ha presentato al Chp (Partito repubblicano del popolo, primo partito d'opposizione) nemmeno una vera proposta di coalizione a lungo termine, l'inconciliabilità assoluta tra il Partito di azione nazionalista (Mhp) e il Partito filo-curdo democratico dei popoli (Hdp) sulla questione curda hanno impedito che i tre partiti d'opposizione potessero formare assieme un blocco unanime.