MONDO
Il referendum
Ungheria, manca solo il quorum: valanga di no contro i migranti. Orban: "Europa ne tenga conto"
La maggior parte degli ungheresi che hanno votato nel referendum di ieri ha respinto le quote di migranti proposte dall'Unione europea ma l'affluenza è stata troppo bassa per rendere il voto valido
La grande mobilitazione mancata
La propaganda di Orban in difesa dell'Europa "cristiana" e quella degli uomini più vicini a lui, che hanno spesso battuto il tasto del nesso profughi-terroristi, ha pagato dunque solo in parte, mentre gli appelli al boicottaggio dell'esile opposizione ungherese, assieme alla tradizionale disaffezione per lo strumento referendario, hanno avuto un peso maggiore del previsto.
Orban non demorde e avverte la UE
Il leader della destra ungherese, la cui politica dura in materia di migrazione è stata molto criticata dalle organizzazioni per i diritti umana ma è molto popolare in patria, ha avvertito comunque i politici europei a prestare molta attenzione 'all'eccezionale' risultato del referendum di ieri. Secondo Orban, infatti, molti più ungheresi hanno respinto le quote di migranti di quanti votarono per l'adesione all'Ue nel referendum del 2004: circa 3,249 milioni hanno votato 'no' al piano di ricollamenti di Bruxelles mentre 3,056 milioni votarono a favore dell'adesione all'Ue.
"Tredici anni dopo quel referendum, oggi una grande maggioranza di ungheresi ha nuovamente fatto sentire la propria voce su questioni europee - ha spiegato Orban in una conferenza stampa a cui si è rifiutato di rifiutato di rispondere alle domande dei giornalisti - Abbiamo raggiunto un risultato eccezionale, perché abbiamo superato il risultato del referendum di adesione".
Il Comitato elettorale nazionale ha fatto sapere che, con il 99,97 per cento delle schede scrutinate, il 98,3% di coloro che sono andati a votare hanno respinto le quote. Ma solo il 40% dei circa 8,26 milioni di aventi diritti hanno partecipato al referendum, meno del 50% necessaria per legittimare la consultazione popolare. I risultati finali sono attesi per mercoledì.
Insieme ad altri Paesi dell'orbita ex sovietica, l'Ungheria si è sempre opposta alla politica Ue secondo cui tutti gli Stati membri devono accogliere alcune delle centinaia di migliaia di migranti arrivati in Europa nell'ultimo anno. Orban, che ha risposto all'afflusso di richiedenti asilo sigillando i confini meridionali dell'Ungheria con un recinto di filo spinato presidiato da migliaia di uomini dell'esercito e della polizia, ha ribadito che decidere se accettare i migranti è una questione di sovranità nazionale. L'Ungheria, ha più volte spiegato, con le sue radici cristiane, non vuole accogliere una minoranza musulmana che rappresenterebbe un rischio per la sicurezza.
Al potere dal 2010 e con il suo partito, Fidesz, ancora saldamente in testa nei sondaggi, Orban vuole utilizzare il referendum per mantenere la questione delle migrazioni al centro dell'agenda politica nel periodo fino alle elezioni del 2018.
Alcuni partiti di opposizione hanno esultato per la mancanza del quorum nel referendum esortando Orban a dimettersi.