MONDO
Primarie Usa 2016
La notte della prima donna candidata alla Casa Bianca. Hillary Clinton: Oggi abbiamo fatto la storia
L'ex Segretario di stato ha superato la fatidica soglia dei 2.383 delegati necessari per la nomination. E' il primo candidato donna alla presidenza in 240 anni di storia degli Stati Uniti. Obama telefona a Clinton e Sanders
Hillary è salita sul palco del Navy Yard di Brooklyn sulle note di "Brave", coraggiosa. Era visibilmente emozionata mentre stringeva la mano ai sostenitori in delirio, dopo aver lanciato un nuovo video dedicato all'emancipazione femminile. L'ex first lady si è aggiudicata facilmente la prima vittoria della serata, in New Jersey. E se Sanders l'ha battuta in Nord Dakota, lei ha trionfato anche in New Mexico, in Sud Dakota e in California.
In California, secondo le proiezioni della Cnn con il 63 per cento dei voti scrutinati, l'ex first lady ha il 56,3 per cento delle preferenze contro il 42,7 del senatore Bernie Sanders. Il Los Angeles Times riferisce che, con l'86,7 per cento dei voti scrutinati, Hillary Clinton si aggiudica il 56,2 per cento delle preferenze e Sanders il 42,8.
La debacle di Sanders
Una vera deblacle per il senatore del Vermont che aveva puntato tutto sullo Stato del Sole che assegna ben 475 delegati democratici. Ma Bernie Sanders non intende gettare ancora la spugna malgrado la ormai certa vittoria di Hillary Clinton che ha largamente superato, dopo le ultime vittoria di stanotte, il numero di delegati per ottenere la nomination democratica. "Andremo avanti fino all'ultima primaria di Washington e combatteremo fino alla convention di Philadelpphia (25-28 luglio) dove porteremo avanti le nostre battaglie", ha detto Sanders che si è comunque congratulato con Clinton per le sue vittorie di stanotte.
Montana – Thank you all. The struggle continues! https://t.co/NM2H80ZEGG
— Bernie Sanders (@BernieSanders) 8 giugno 2016
Interrotto ripetutamente dagli applausi dei suoi sostenitori Sanders, apparentemente non fiaccato dalle ultime sconfitte, ha ribadito che "la lotta continua". Sanders conferma che intende portare le sua battaglie anti-Wall Street, contro "le grandi banche" per un'America più giusta alla convention democratica di Philadelphia per condizionare e far sentire comunque il suo peso sul programma della stessa Clinton.
Non si ritira ma licenzia
Sanders, licenzierà oggi almeno la metà della sua squadra elettorale. A riferirlo è il quotidiano 'The New York Times'.
La decisione è emersa quando ormai le primarie democratiche sono praticamente chiuse, con l'ultimo appuntamento previsto per il 14 giugno a Washington Dc. Anche se Sanders ha perso nella maggior parte delle elezioni interne che sono state giocate dal 1 ° febbraio, non ha ancora annunciato la sua intenzione di ritirarsi dalla gara, e vuole arrivare alla convention democratica di luglio.
Trump corre da solo
Donald Trump, unico candidato repubblicano in gara, ha vinto tutte e cinque le primarie Gop del Super Tuesday: Sud Dakota, New Mexico, New Jersey, Montana e California. Il suo discorso è stato breve ed istituzionale. Per la prima volta non ha parlato di muri. Ha tentato di rassicurare l'establishment del partito sostenendo di "capire la responsabilità del portare lo scettro" e ha attaccato la Clinton. "Alcuni dicono che sono troppo un lottatore ma la mia preferenza è sempre per la pace. Il mio obiettivo è sempre quello di unire le persone ma se sono obbligato a lottare per qualcosa a cui veramente tengo non mi tiro mai indietro", ha dichiarato. "I Clinton hanno trasformato la politica dell'arricchimento in una forma d'arte per loro stessi", ha poi rimarcato, invitando i sostenitori del democratico Bernie Sanders "tagliati fuori da un sistema distorto di super delegati" ad unirsi alla sua campagna. "Vi accogliamo - ha concluso - a braccia aperte". Le primarie si chiuderanno martedì 14 giugno con le consultazioni democratice di Washington Dc.
La telefonata di Obama
Il presidente Barack Obama ha chiamato Hillary Clinton e Bernie Sanders, congratulandosi con il suo ex Segretario di stato per aver ottenuto i delegati necessari per la nomination democratica e ha ringraziato il senatore del Vermont "per aver galvanizzato milioni di americani" con il suo impegno contro le diseguaglianze. Lo ha reso noto la Casa Bianca, precisando che "su richiesta di Sanders", il presidente e il senatore si incontreranno giovedi' prossimo a Washington "per proseguire la discussione sulle importanti questioni in gioco in questa elezione". E' presumibile che dopo l'incontro di giovedi' alla Casa Bianca arrivi l'atteso endorsement di Obama per la Clinton. "La sua storica campagna - si legge nella nota - ha ispirato in milioni ed e' il proseguimento della sua battaglia di una vita a favore delle famiglie della classe media".
Hillary, un tweet per la madre
E per segnare un momento storico per gli Stati Uniti la Clinton ha twittato una foto del 1950, che la ritrae bambina a Chicago con la madre Dorothy. "Vorrei che mi vedesse oggi", scrive Hillary:
Wish Mom could have been here to see tonight. pic.twitter.com/NalmZoKoV7
— Hillary Clinton (@HillaryClinton) 8 giugno 2016