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MONDO

Udienza Generale

Papa Francesco ricorda la ragazza romana morta di meningite al ritorno dalla Gmg

Il Santo Padre ha ricordato Susanna, la ragazza romana morta di meningite dopo aver partecipato alla GMG, e Anna Maria Jacobini la collega Rai, della Vita in diretta morta improvvisamente mentre copriva l'evento a Cracovia

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"In questo mondo in guerra ci vuole fraternità, dialogo e amicizia". E' quanto ha detto Papa Francesco durante l'udienza generale del mercoledì. Questo è il messaggio che arriva dalla recente GMG. "I ragazzi che vi hanno partecipato non so come fanno: parlano lingue diverse ma riescono a capirsi perchè hanno questa volontà di fare ponti di fraternita'". 

Il Santo Padre poi è tornato a parlare della visita ad Auschwirz e Birkenau, sottolineando come il suo pensiero sia andato "alle crudeltà di oggi, che non sono così concentrate come in quel luogo me assomigliano a quelle". Ed ha aggiunto: "Questo mondo è malato di crudeltà di dolore, di odio e di tristezza". 

Parlando della GMG di Cracovia, Papa Francesco ha voluto ricordare "Susanna, la ragazza romana, di questa diocesi, che è deceduta subito dopo aver partecipato alla Gmg, a Vienna. Il Signore che certamente la ha accolta in cielo, conforti i suoi familiari e i suoi amici". Ringraziando i media per la copertura dell'evento in Polonia, il Santo Padre ha voluto ricordare la nostra collega della Vita in diretta deceduta a Cracovia: "Non posso dimenticare Anna Maria Jacobini, una giornalista italiana che ha perso la vita lì improvvisamente, preghiamo anche per lei. Se ne è andata in atto di servizio", ha aggiunto.

Il Pontefice ha espresso anche un augurio particolare al Brasile che ospita le Olimpiadi 2016: "Che questa sia un'opportunità per superare i momenti difficili e impegnarsi nel lavoro di squadra". Infine ha sottolineato come :"in un mondo che ha sete di pace e riconciliazione mi auguro che lo spirito dei giochi olimpici aiuti a raggiungerle. Il premio non è una medaglia ma qualcosa di molto più prezioso: la solidarietà fondata su riconoscimento che tutti siamo membri dell'unica famiglia umana".
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