MONDO
Il Papa a Cracovia: la prossima GMG sarà nel 2019 a Panama
Nella omelia della messa conclusiva: "A Gesù non si può rispondere con un sms"
Secondo gli organizzatori sono 2,5 milioni i fedeli che hanno partecipato alla Messa conclusiva della Giornata Mondiale della Gioventù in Polonia.
"Davanti a Gesù non si può rimanere seduti in attesa con le braccia conserte; a Lui, che ci dona la vita, non si può rispondere con un pensiero o con un semplice messaggino". Sono parole di Papa Francesco che nell'omelia ha evocato oggi più volte cellulari, contatti e chat per dire mettendo in guardia dal rischio che possano "anestetizzare l'anima".
"La memoria di Dio non è un disco rigido, cancella invece ogni traccia di male", ha aggiunto esortando poi l'immensa platea dei ragazzi (2 milioni, per metà polacchi, gli altri da 200 diversi paesi): "cari giovani, non vergognatevi di portargli tutto, specialmente le debolezze, le fatiche e i peccati nella Confessione: Lui saprà sorprendervi con il suo perdono e la sua pace. Non abbiate paura di dirgli 'si" con tutto lo slancio del cuore, di rispondergli generosamente, di seguirlo! Non lasciatevi anestetizzare l'anima, ma puntate al traguardo dell'amore bello, che richiede anche la rinuncia, e un 'no' forte al doping del successo ad ogni costo e alla droga del pensare solo a se' e ai propri comodi".
Per un caso del calendario liturgico, il Vangelo di oggi, sul quale Papa Francesco ha incentrato l'omelia della messa conclusiva della Giornata mondiale della gioventù (Gmg) di Cracovia, racconta un personaggio del Vangelo, Zaccheo, esattore delle tasse in cerca di Gesù, a lui particolarmente caro, tanto da avergli dedicato, in tre anni di pontificato, svariate riflessioni e omelie. Zaccheo, ha ricordato il Papa, era "il capo dei pubblicani, cioè degli esattori delle tasse", ossia "un ricco collaboratore degli odiati occupanti romani", "uno sfruttatore del suo popolo, uno che, per la sua cattiva fama, non poteva nemmeno avvicinarsi al Maestro". E invece "l`incontro con Gesù gli cambia la vita, come è stato e ogni giorno può essere per ciascuno di noi". Il Pontefice argentino ha poi svolto la sua omelia attorno agli "ostacoli" che Zaccheo, esempio di non credente in cerca della fede, deve superare per incontrare Gesù: la sua bassa statura, la vergogna paralizzante e la "folla mormorante" che prima lo ha bloccato e poi lo ha criticato.