Non si ha più notizia di 112 stranieri
Sisma in Nepal: rintracciati gli ultimi italiani segnalati. Il bilancio sale a 7.557 morti
Proseguono le ricerche dei corpi di Marco Pojer e Renzo Benedetti: la Farnesina assicura un 'monitoraggio costante'. Continua a salire il bilancio del terremoto: 7.557 i morti e 14.536 feriti. Intensificata la distribuzione degli aiuti: raggiunte anche le aree più colpite. Oltre 668 scuole andate distrutte
L'unità di crisi della Farnesina è riuscita ad individuare in queste ore anche gli ultimi italiani segnalati e non ancora rintracciati. Il monitoraggio costante della situazione da parte dell'Unità di Crisi, dell'Ambasciata a New Delhi e del Consolato Generale a Calcutta continua comunque, per far fronte ad ogni evenienza. Le salme di due delle vittime, Oskar Piazza e Gigliola Mancinelli, sono arrivate in Italia in serata, mentre continuano le ricerche dei corpi di Marco Pojer e Renzo Benedetti.
Personale dell'Unità di Crisi e della Protezione Civile è partito la notte scorsa al fine di seguire l'attività di ricerca e recupero dei corpi dei due connazionali.
Il bilancio è di 7.557 morti
A dieci giorni dal sisma continua a salire il bilancio delle vittime: 7.557 i morti (fra cui 57 stranieri) e 14.536 feriti. Le squadre straniere di ricerca e soccorso hanno iniziato a lasciare il Nepal: "Abbiamo chiesto loro di partire ieri sera e molte squadre se ne sono già andate" - ha detto il portavoce del ministero degli Interni nepalese, Laxmi Dhakal - "se sono in grado di rimuovere le macerie possono rimanere. Altrimenti c'è poca speranza di trovare altri sopravvissuti".
Alcuni villaggi nella regione di Sindhupalchowk, la più colpita, non hanno ricevuto ancora niente. "Nella nostra area c'erano 800 case, ne sono rimaste in piedi quattro. Abbiamo un disperato bisogno di tende", afferma Jit Bahadur Tamang un abitante del villaggio di from Karthali.
Non si ha più notizia di 112 stranieri
Secondo i dati ufficiali, sono ancora 112 gli stranieri di cui non si ha più notizia dopo il sisma. Ma altre fonti parlano di centinaia di persone. "Secondo i nostri registri fra il 15 e il 25 aprile vi erano 558 turisti nella regione di Langtang. Alcuni sono stati soccorsi, ma stiamo ancora verificando i numeri", afferma Ramesh Adhikari, capo del Nepal Tourism Board.
Aiuti nelle zone più remote
Lo sforzo si concentra ora nel portare cibo e tende nelle zone più remote dove gli aiuti non sono arrivati. "Speriamo di ricevere 100mila tende", afferma il portavoce. Il governo di Kathmandu ha reso inoltre noto che la distribuzione degli aiuti è in via d'intensificazione e vi partecipano 131.500 tra militari e poliziotti, coadiuvati da un centinaio di team stranieri. "La situazione si sta normalizzando, sono state raggiunte anche le aree più colpite", ha rassicurato un portavoce del ministero dell'Interno, Laxmi Prasad Dhakal.
Distrutte 668 scuole
Tra i settori colpiti c'è quello scolastico. Il Dipartimento per l'Istruzione ha riferito che il sisma ha distrutto 668 scuole e ne ha danneggiate 2.228 che dovranno superare i collaudi prima di poter riaprire le porte per la ripresa delle lezioni. Il sisma ha creato problemi per gli istituti scolastici di 36 distretti del Paese su un totale di 75.